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L’ex pilota della Ferrari Fernando Alonso, attraverso una diretta Insagram organizzata da ACO, ha parlato del suo futuro, tra l’incertezza della IndyCar e le opzioni Hypercar WEC e Formula 1: “La Indy 500 è già un bell’impegno e bisogna prepararlo bene e a lungo – dice Alonso che correrà con la Arrow McLaren SP, aggiungendo poi che si tratta per ora di un’unica uscita con le monoposto americane. Fare un campionato intero sarebbe molto diverso da intraprendere, ci dovrei pensare bene. Attualmente la mia vita è troppo impegnata, magari fra qualche anno invece ce la farò. Per ora prendere parte a 16-17 gare e imparare tutte le piste bene richiederebbe un livello di preparazione ed impegno che in questo momento storico non riuscirei a svolgere e nemmeno mi renderebbe felice”.
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Lo spagnolo ha sempre cercato di fare ciò che lo rende felice, e continuerà su questa linea, seppur mantenendo fisso l’obiettivo della vittoria in qualsiasi tipo di competizione: “Quando un paio di anni fa smisi con la Formula 1, pensai al mio futuro e a quel punto avevo una terza opzione; dopo aver vinto il Mondiale Endurance e quello di F1, perché non provare anche a conquistare il titolo in IndyCar? Io voglio vincere, ho pensato in generale, non solamente alla 500 Miglia di Indianapolis. Sarebbe qualcosa di unico e nella storia non c’è nessuno che lo ha mai fatto prima. Quindi l’ho preso in considerazione. Ma ora è impossibile, però in futuro chissà…”
Fernando sta valutando tutte le possibili opzioni, compresa quella di un potenziale ritorno in Formula 1, che è prossima all’utilizzo di un nuovo regolamento, cosa che potrebbe suscitare grande curiosità nello spagnolo: “Credo che il progetto Hypercar sia bello, così come le varie soluzioni che l’endurance sta adottando assieme all’IMSA. Il regolamento LMDh è un bel passo avanti. Purtroppo l’abbandono di Audi e Porsche ha reso un po’ indebolito la Classe LMP1, quindi speriamo che le Hypercar riportino un po’ di adrenalina. L’importante è che ci siano tante auto sulla griglia, non conta che siano ufficiali o privati, sono convinto che l’endurance regali emozioni fino all’ultimo giro. Per cui bisogna averne in maggior numero possibile. Credo che in futuro siano tutte cose che possano dare una spinta a questo campionato e voglio farne parte. Non so quando, ovviamente la mia esperienza a Le Mans mi ha segnato, l’amo al 100% e l’ho vinta per due volte su due partecipazioni. Certamente mi piacerebbe provarci anche una terza, vediamo quando. Debbo dire che quando ho saputo che la Formula 1 nel 2021 avrebbe avuto nuove vetture, ho pensato di tornare perché tutto diventerà più interessante ed equilibrato. E magari io sarò ancor più voglioso di rimettermi a viaggiare per giocarmela. Il problema è che l’aver rimandato tutto al 2022 non è una bella notizia per questo sport, che oggi ha necessità di bilanciare le monoposto e con nuove norme il prima possibile. La scelta di rimandarle è comunque capibilissima in questa situazione perché non si possono sviluppare auto per il prossimo anno. Personalmente, più o meno so già cosa farò nel 2021 e spero di potervelo dire a breve con certezza“.
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