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In Formula 1 scoppia nuovamente la polemica. Lo scorso venerdì 28 febbraio la Fia ha comunicato di aver concluso l’investigazione sulla powerunit Ferrari dopo aver aperto un’indagine circa un’eventuale illegalità sul finire della scorsa stagione. L’episodio, a livello mediatico, più importante avvenne al termine del Gran Premio degli Stati Uniti dove la Rossa venne accusata dal pilota olandese della Red Bull Max Verstappen di aver “smesso di barare” a fronte di una prestazione pesantemente negativa ad Austin da parte della SF90 (ben sotto gli standard mostrati nelle tappe precedenti).
Al termine dei test prestagionali di quest’anno la risoluzione del caso con un comunicato Fia: “La FIA comunica di aver concluso, dopo approfondite indagini tecniche, la propria analisi del funzionamento della power unit di Formula 1 della Scuderia Ferrari e di aver raggiunto un accordo con il team. Le specifiche dell’accordo rimarranno riservate. La FIA e la Scuderia Ferrari hanno concordato una serie di impegni tecnici che miglioreranno il monitoraggio di tutte le power unit di Formula 1 per le prossime stagioni del campionato, oltre ad un impegno attivo in altri compiti normativi in Formula 1 e nelle sue attività di ricerca sulle emissioni di carbonio e combustibili sostenibili“.
Il passaggio riguardante le “specifiche dell’accordo rimarranno riservate” ha innalzato un polverone attorno destinato a far riaprire il caso. Quest’oggi, infatti, sette team tra cui Mercedes e Red Bull hanno emanato un comunicato congiunto di protesta contro la Federazione Internazionale e la Scuderia Ferrari: “I sette team che firmano in calce si dicono sorpresi e scioccati dal comunicato rilasciato dalla FIA in data venerdì 28 febbraio in merito alla conclusione delle indagini sulla power unit della Ferrari. L’ente supervisore sportivo internazionale ha la responsabilità di agire con i più alti standard di governance, integrità e trasparenza – si legge nella nota – Dopo mesi di indagini che sono state intraprese dalla FIA solo a seguito di domande sollevate da altre squadre, ci opponiamo fermamente al fatto che la FIA raggiunga un accordo di transazione confidenziale con la Ferrari per concludere la questione. Pertanto, dichiariamo pubblicamente il nostro impegno condiviso a perseguire la piena e corretta divulgazione in materia, al fine di garantire che il nostro sport tratti tutti i concorrenti in modo equo. Lo facciamo per conto dei fan, dei partecipanti e delle parti interessate della Formula 1. Inoltre, ci riserviamo il diritto di chiedere un risarcimento legale, nell’ambito del giusto processo della FIA e dinanzi ai tribunali competenti“.
LE FIRME
Aston Martin Red Bull Racing
McLaren Racing
Mercedes-Benz Grand Prix
Racing Point UK
Renault Sport Racing
Scuderia Alpha Tauri
Williams Grand Prix Engineering
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