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Gioco di squadra, quante volte lo abbiamo visto in F1. Di solito frutto di strategie precise, oggi di un errore. Quello di Charles Leclerc, che con un testacoda nel suo ultimo giro si toglie la possibilità di trovare la settima pole in dieci qualifiche, ma costringe anche Verstappen ad alzare il piede. Tra i due litiganti, il terzo gode e fa saltare il banco: è Carlos Sainz, che dopo i secondi posti, gli errori, gli alti e bassi, ora può finalmente festeggiare la sua prima pole position in carriera. Arriva tardi, dopo tantissimi bocconi amari: dimostrare di non essere una seconda guida, ma una primadonna capace di partire davanti a tutti era l’ultimo step per poter essere realmente accreditato per vincere gare e Mondiali. Per questi c’è tempo, intanto ecco che la pole arriva. Fortuita forse, visto che probabilmente l’olandese campione del mondo in carica avrebbe potuto scavalcarlo se non avesse incontrato la bandiera gialla del monegasco, visto che alla fine è questione di mezzo decimo che sarebbe stato forse colmato. Ma poco importa, Sainz era lì, sul bagnato, in condizioni estreme ma con la pista che migliorava sempre più. Ha trovato le giuste traiettorie, guidando con dolcezza e decisione. Ha fatto fruttare le gomme intermedie, è stato in grado di inserirsi in un duello che sembrava chiuso. Sornione, perfetto: ora deve completare il lavoro in gara, sperando che possa essere una doppietta Ferrari.
Non è doppietta Ferrari in qualifica perché Leclerc, che sembrava in palla in queste qualifiche e papabile per la pole, nell’ultimissimo colpo va in testacoda, rovinando un giro che sembrava promettente. Come detto, però, rovina il giro anche di Verstappen, lanciato anche lui per scattare davanti a tutti: l’olandese trova bandiera bianca e rallenta leggermente, paga così mezzo decimo al traguardo. Lineare Perez in quarta casella, bene Hamilton che è sembrato più vicino e sarà quinto. Brutto guaio per Russell che stavolta parte indietro, Alonso invece non sfrutta le condizioni dell’asfalto che miglioravano sempre più ed è settimo, preceduto da un ottimo Norris sulla pista di casa. Da applausi, infine, Nicholas Latifi: è la giornata delle prime volte, lui per la prima volta è in top-10 in griglia. Delusione dalla due Haas e dalle Aston Martin, entrambe fuori in Q1, non brilla nemmeno l’AlphaTauri. Carte totalmente sparigliate dalla pioggia, va detto, che in gara domani non ci sarà . E potrebbe essere tutt’altra musica.
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