Si parte col caos totale in un Gp di Las Vegas che colleziona polemiche già da giorni, a cominciare dal disprezzo – forse fuori luogo – mostrato da Max Verstappen, che sarebbe l’uomo copertina di questo sport, per passare dal disastro del tombino nelle prove libere 1. E nella Città del Vizio, la Fia non perde quello proprio e peculiare, vale a dire sbagliare una, due, cento volte, non accorgersi di farlo e tirare dritto per la propria strada. L’ennesimo capitolo è sulla Las Vegas strip che ospita il circuito cittadino all’esordio nella F1. Dopo appena nove minuti delle FP1 in mezzo allo sfarzo, alla voglia di festa e ai soldi a palate, un tombino saltato dal circuito viene colpito da Carlos Sainz, che così distrugge la sua macchina e rischia anche di restarci secco, visto che l’impatto, violento, squarcia quasi il sedile. Danni al telaio, al motore endotermico, alla centralina e alla batteria. Quest’ultima, sostituita dai meccanici, comporterà una penalizzazione di dieci posizioni in griglia per via di un regolamento che viene applicato alla lettera, nonostante la doverosa richiesta di deroga del Cavallino, anche quando la sostituzione è palesemente dovuta a una mancanza degli stessi organizzatori e della Federazione. Insomma, oltre al danno la beffa, doppia beffa perché c’è chi minimizza come Wolff, che parla di polemiche ridicole per un semplice tombino. E se fosse capitato ad Hamilton?
Insomma, FP1 che durano nove minuti, chiuse al comando da Charles Leclerc per quello che vale. Vale molto invece il primo posto del monegasco nelle FP2, anomale e non poco, durate un’ora e mezza in via del tutto eccezionale, iniziate alle 2.30 locali, le 11.30 italiane. Insomma, si è finiti di correre alle 4 in Nevada, e se non è surreale questo. Bene invece la Rossa, come detto, in pista. La vettura numero 16 domina nel tentativo sul giro secco e rifila addirittura nove decimi a Max Verstappen, soltanto sesto (con Perez che gli finisce davanti): è solo venerdì e sono dati da prendere con le molle, anche perché sul passo gara il tre volte campione è tornato a ruggire, però… Nel mentre, Sainz che è tornato in pista, si prende il secondo posto, dimostrando che non è solo un caso e che qui la Ferrari sembrerebbe funzionare bene sul circuito cittadino nuovo di zecca per la F1. Peccato, però, che lo stesso Sainz partirà con l’handicap di -10 posizioni e dunque la sua gara è parzialmente rovinata. Così come rovinata è l’immagine della F1, specie dopo aver visto tifosi cacciati dalle tribune dalla Polizia, che ha svuotato gli spalti per questioni logistiche e di ordine pubblico visto l’orario ormai notturno. Insomma, in senso assoluto si parte col piede sbagliato, ma la Ferrari in pista parte col piede giusto: a Las Vegas succede anche questo.