[the_ad id=”445341″]
Sarà il clima di dicembre, l’aria dei playoffs che si avvicina, fatto sta che nel fine settimana della Week 15 di NFL 2022/2023 è successo davvero di tutto. Tre partite all’overtime, vittorie allo scadere, suicidi sportivi e rimonte storiche. E a tre giornate dalla fine della Regular Season arrivano altri verdetti.
Il fine settimana si è aperto con la rimonta più grande della storia NFL andata in scena allo U.S. Bank Stadium di Minneapolis, dove i Minnesota Vikings si sono trovati sotto 0-33 prima di vincere 39-36. Un primo tempo da incubo per i padroni di casa, che sembravano davvero essersi dimenticati che si doveva scendere in campo sabato invece del tradizionale appuntamento domenicale. Anche le cose più semplici e banali non riuscivano a Cousins e compagni.
Dopo l’intervallo cambia tutto, drive dopo drive i Colts entrano in modalità sempre più conservatrice e finiscono per non riuscire più a combinare nulla in attacco. Dall’altro lato i Vikings iniziano a diminuire lo svantaggio e anche con un po’ di fortuna trovano un touchdown di Dalvin Cook da 64 yards con circa due minuti sul cronometro dei regolamentari. L’overtime non regala tante emozioni, ma alla fine un field goal di Joseph a 7” dal termine evita il pareggio. In NFC North restano comunque in corsa per un posto nella post-season anche i Detroit Lions, che faticano tanto ma alla fine riescono a superare 17-20 i New York Jets grazie ad un touchdown nei due minuti finali e i Green Bay Packers, che superano 24-12 i Los Angeles Rams.
Viene decisa da un kicker anche la sfida che consegna un posto ai playoffs ai Buffalo Bills, vittoriosi 32-29 sui Miami Dolphins. Josh Allen guida la rimonta nell’ultimo quarto e la ciliegina sulla torta la mette Bass con un semplice field goal dalle 25 yards. Gran prova anche da parte della squadra della Florida, a cui però sembra ancora mancare qualcosa per fare il salto di qualità. Ma la strada intrapresa da Tagovailoa e soci è quella giusta.
Sono ufficialmente ai playoffs anche i Kansas City Chiefs, che si sono anche già aggiudicati la division e quindi il fattore campo al primo turno. Questa settimana hanno sofferto (24-30 lo score) contro degli encomiabili Houston Texans, che però combinano forse l’unico errore della loro giornata quando David Mills incappa in un sanguinoso fumble nel corso dei minuti supplementari. Tutto apparecchiato per il successo dei Chiefs, che puntualmente arriva grazie al secondo touchdown di Jerick McKinnon.
Rivedremo a gennaio inoltrato anche i Dallas Cowboys, nonostante il mezzo suicidio contro i Jacksonville Jaguars, che prima pareggiano a tempo scaduto con un field goal dalle 40 yards e poi durante l’overtime con Jenkins intercettano Prescott e vanno in dritto in end-zone, facendo finire il match sul 40-34 dopo essere stati in svantaggio 10-27. I Philadelphia Eagles, già conquistato un posto ai playoffs, vogliono essere sicuri avere la prima testa di serie. Contro i Bears soffrono leggermente nel primo tempo, ma alla lunga l’attacco guidato da Hurts diventa quasi impossibile da contenere sia per via aerea (AJ Brown e Devonta Smith ricevono per 307 yards totali) che tramite corse. Termina 25-20. I New York Giants vincono 12-20 a Washington in quello che non era solo uno scontro all’interno della stessa division, ma anche un mezzo spareggio per agguantare uno degli ultimi posti ai PO.
Messo in panchina Marcus Mariota, gli Atlanta Falcons si affidano al rookie quarterback Ridder. Per modo di dire, visto che lancia solo per 96 yards nonostante i ventisei tentativi totali. Il game plan è basato sulle corse, e tra Patterson e Allgeier in effetti si dimostra efficace. Però a vincere 21-18 sono comunque i New Orleans Saints, che tornano ad una sola partita dalla testa della tragicomica NFC South. Già, perché i Tampa Bay Buccaneers da un vantaggio di 17-0 subiscono un parziale di 34-6 e cedono 34-23 a dei Cincinnati Bengals sempre più in forma playoffs. Non ne approfittano invece i Carolina Panthers, che cono 14-26 agli Steelers e restano anche loro ad una partita di distanza dai Bucs. I Baltimore Ravens sempre più in caduta libera, specialmente con Lamar Jackson costretto ai box, segnano solo tre punti a Cleveland e perdono 13-3 contro i Browns.
Gli otto successi dei Chargers in questa stagione hanno in comune due cose: non sono spettacolari e tutti sono arrivati dopo una grande fatica. Lo spartito non cambia contro i Tennessee Titans, in un match in cui Justin Herbert fa una fatica tremenda a mettere in moto il suo attacco, ma gli avversari riescono a fare peggio: 17-14 il punteggio. Da comiche quello che succede nei secondi finali del match tra Raiders e Patriots: 24-24, cronometro che scade, la squadra ospite prova dei lateral per tentare un’improbabile azione della vittoria. Finisce per diventare l’azione della sconfitta: la palla lanciata da Meyers (un ricevitore) viene intercettata da Chandler Jones, che se ne va in end-zone e chiude il match 30-24.
Abbastanza curioso che i Denver Broncos riescano a tornare al successo proprio nella settimana in cui Russell Wilson è costretto ai box per una commozione cerebrale. Però ad essere onesti anche i Cardinals erano senza i loro QB titolare Kyler Murray e nel corso della partita è uscito per infortunio anche la riserva McCoy. Alla fine vince la franchigia del Colorado per 24-15 una sfida che non rimarrà esattamente negli annali.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]