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Con la debacle di Dobbs si è concluso il 12° turno ed anche la boa che indica i due terzi della stagione 2023 è stata superata. Ad oggi non vi sono team certi della partecipazione né tantomeno dell’esclusione dalla postseason (ad ogni buon conto, fossimo dei giocatori di Panthers, Cardinals e Patriots, daremmo una sbirciatina alle offerte sui pacchetti vacanze per i primi mesi del 2024) ma inizia a delinearsi un’ipotetica griglia per i playoff che partiranno il prossimo gennaio. Potremmo definire interlocutorio il turno che stiamo per affrontare in quanto 10 dei 14 team attualmente in posizione utile per i playoff incontrano squadre con record negativi e, almeno sulla carta, ampiamente alla loro portata. Delle 4 squadre che non rientrano in tale casistica spiccano Eagles e 49’s che scontrandosi daranno vita al match più atteso di giornata.
Mamma che Prescott!
Gli Dei del football hanno voluto regalarci Dallas Cowboys 41 – Seattle Seahawks 35, unico modo per risarcire gli appassionati di questo meraviglioso sport dopo l’indecente esibizione offerta dai Vikings e dai Bears nell’ultimo incontro della scorsa giornata. Incredibile lo spettacolo regalato dalle 2 franchigie in una serata completamente votata all’attacco. Nessun punt calciato su 19 drive totali (quinta volta nella storia della NFL che si verifica un evento del genere), 9 TD segnati, 5 cambi di leadership nel punteggio e 4 quarti down non convertiti, segno che le 2 compagini non hanno mai assunto un atteggiamento conservativo.
La partita è stata una continua altalena di emozioni: primo tempo concluso con un solo punto di scarto, 20-21 per Seattle mentre il TD del definitivo sorpasso dei Cowboys è stato segnato a 4 minuti dal termine. Grande prova di Metkalf, possente WR dei Seahawks, che mette a segno 3 TD (il primo con una ricezione da 73 yards). Merita qualche riflessione sia la prestazione di serata del QB di casa Prescott che in generale delle sue ultime 6 partite al rientro dalla settimana di bye. Con i 3 di serata diventano 21 i TD segnati dal prodotto di Mississippi State (nei primi sei match erano stati 7); gli intercetti restano 2 (nella prima parte erano stati 4); le yards medie passano da 236 a 332 mentre il QB rate medio, che nelle prime sei giornate era attestato su un modesto 88,6 si è innalzato fino a 123,4. Un deciso cambio di marcia quello attuato da Prescott che rende più fiduciosi i tifosi texani in previsione del terribile calendario che aspetta Dallas nelle prossime giornate.
Impressionante prova di forza di San Francisco
Era la gara più attesa della giornata, una sostanziale resa dei conti nonché la rivincita dell’NFC Championship dello scorso anno, Philadelphia Eagles 19 – San Francisco 49’s 42 non ha tradito le aspettative, quantomeno a livello di spettacolarità dell’incontro, soprattutto grazie ai californiani. A dir il vero l’inizio sembrava preludere a tutt’altra contesa: il primo quarto si è concluso con punteggio 6 a 0, yards 120 a -6, primi down 7 a 0, passaggi completati 9 a 0, tutto a favore di Philadelphia. Poi tutto è cambiato con il primo lancio completato da Purdy, avvenuto al 3° minuto del secondo quarto, in un drive che è terminato con il TD del sorpasso. Esattamente in questo momento è iniziata una nuova partita, San Francisco ha posizionato la manopola su pilota automatico e gli Eagles non hanno avuto più scampo. I 49’s hanno segnato altri 5 TD consecutivi, uno per ogni possesso offensivo, lasciando solo le briciole ai malcapitati avversari. Philadelphia è incappata in una netta sconfitta dopo una serie di vittorie al fotofinish al culmine di incredibili rimonte. A questo punto diventa fondamentale il prossimo match in casa dei Cowboys in ottica posizionamento per i playoff di gennaio.
Tennessee Titans 28 – Indianapolis Colts 31 ha tenuto tutti inaspettatamente con il fiato sospeso. La partita più pazza di questa stagione è stata costellata di errori, palle perse, rimonte, sorpassi e controsorpassi ed è terminata solo all’overtime con un TD di Pittman, WR dei Colts (gran lancio da 55 yards di Minshew in apertura di azione). A scompigliare ulteriormente le carte ci ha pensato il punter di casa; prima si è fatto bloccare un punt (riportato in endzone dallo special team dei Colts), poi, in quello successivo si è infortunato lasciando sguarnito il ruolo. Per non farci mancare niente abbiamo anche assistito per la prima volta, almeno a nostra memoria, ad un “pick…two”; Indianapolis, a seguito di un TD, ha provato la conversione da 2 punti che però è stata intercettata dalla Safety dei Titans Hooker che percorrendo tutte le 100 yards del campo ha siglato appunto…2 punti. Quarta vittoria di fila per i Colts che continuano ad inseguire il sogno playoff.
Pronto ritorno al successo per New Orleans Saints 28 – Detroit Lions 33 che però, dopo una partenza sprint, hanno dovuto sudare le proverbiali 7 camicie per portare a casa la win. L’avvio dei Lions avrebbe tramortito chiunque: primi 3 possessi equivalsi a 3 TD mentre la prima palla dei Saints è stato un intercetto poi seguito da altri 3 punt. Sotto di 21 punti i giocatori di casa hanno riassestato le linee e con calma hanno rosicchiato punti riducendo, ad una manciata di minuti dalla fine del terzo quarto, il vantaggio di Detroit a sole 3 lunghezze. Nonostante l’infortunio occorso a Carr, sostituito dal QB di riserva Winston, i Saints hanno avuto la possibilità di coronare la clamorosa rimonta ma il sogno si è infranto su un quarto down non convertito a metà campo. Con Detroit in campo vi è la certezza che non ci si annoia mai (è la franchigia con più big play dell’intera NFL). Altra maiuscola prestazione di La Porta, TE matricola dei Lions, che con 9 ricezioni ha messo assieme 140 yards ed 1 TD.
Le altre partite della domenica
Partiamo dal fondo, inteso come qualità del gioco offerto, da New England Patriots 0 – Los Angeles Chargers 6. Game, set and match per i losangelini in una partita più soporifera di una tribuna elettorale; 15 punt e mai nessun viaggio nelle 20 yards dell’avversario in una partita di soli 60 minuti curerebbero ogni forma di insonnia. A proposito di match improponibili, grazie alla vittoria New York Jets 8 – Atlanta Falcons 13 mantengono la vetta della division materasso della NFL. Cambiano i protagonisti in casa Jets (provato anche Sieman nel ruolo di QB) ma il risultato resta sempre il solito attacco asfittico. Nell’incontro più lungo di tutta la stagione (2 interruzioni a causa delle pessime condizioni meteorologiche) Pittsburgh Steelers 10 – Arizona Cardinals 24, classica vendetta dell’ex; il RB di Arizona Conner, selezionato al terzo giro del draft 2017 proprio dagli Steelers, corre per 105 yards e segna 2 TD. A seguito della vittoria Washington Commanders 15 – Miami Dolphins 45 prendono il comando della AFC guadagnandosi, ad oggi, il seed 1 della griglia playoff. Hill con le 157 di serata (a cui si aggiungono 2 TD) avvicina le 1500 yards stagionali rendendo più che fattibile l’obiettivo 2000.
A Houston Texans 22 – Denver Broncos 17 si conclude la striscia di vittorie consecutive della squadra del Colorado che era la più longeva della NFL. Deciso passo indietro di Wilson; il QB di Denver si fa intercettare 3 volte di cui 2 negli ultimi due drive che potevano valere il definitivo sorpasso. Ormai non fa più notizia la prestazione sottotono di Young in Tampa Bau Buccaneers 21 – Carolina Panthers 18. I Bucs, contro ogni pronostico, nutrono ancora speranze di partecipare alla postseason. Quarto QB stagionale provato dai Browns ma senza i risultati sperati, infatti vincono i Los Angeles Rams 36 – Cleveland Browns 19. Nemmeno l’avvento del veterano Flacco è riuscito a risollevare le sorti di un attacco che continua a faticare tremendamente a mettere punti a referto. Concludiamo la carrellata domenicale con Green Bay Packers 27 – Kansas City Chiefs 19. I Chiefs possono recriminare per alcune mancate chiamate degli arbitri nel drive finale ma ciò non toglie che la questione parco ricevitori resta irrisolta. In alcuni momenti Mahomes sembra predicare nel deserto. Pausa rigenerativa per Baltimore Ravens, Chicago Bears, Las Vegas Raiders, Minnesota Vikings, Buffalo Bills e New York Giants.
I Bengals non si arrendono
Nell’ultima gara di giornata Jacksonville 31 – Cincinnati Bengals 34 tutti si aspettavano che Lawrence & co. superassero la prova di maturità e dimostrassero, finalmente, di meritare la posizione guadagnata in questo scorcio di stagione. Ad agevolargli il compito anche il pessimo stato di forma dei Bengals e la perdurante assenza di Burrow, che rivedremo solo nella stagione 2024. Invece, come spesso succede quando dalle parole si passa ai fatti, le cose sono andate esattamente al contrario di quanto previsto ed i Jaguars hanno perso incontro e, probabilmente, QB. Il match si è giocato sempre sul filo, tra le due compagini non vi è mai stato più di un possesso ed anzi, in 5 circostanze, hanno impattato sul punteggio di parità (7-7, 14-14, 21-21, 28-28 e 31-31) prima che il field goal di McPherson nell’overtime decretasse la vittoria di Cincinnati. Eroe di serata il QB arancio-nero Browning; il ventisettenne da Folsom ha esibito numeri strepitosi: 32 completi su 37, 376 yards guadagnate e 2 TD segnati (di cui uno con un big play da 76 yards per Chase). In casa Jaguars le preoccupazioni per la sconfitta inaspettata sono state superate da quelle per lo stato di salute del QB Lawrence, uscito dalla contesa a pochi minuti dalla fine dei tempi regolamentari per un infortunio alla caviglia.
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