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Non sappiamo se Roger Goodell, commissioner della NFL dal 2006, nei suoi trascorsi giovanili abbia avuto esperienze di scrittura, ma se quello che abbiamo vissuto nella scorsa giornata fosse uscito dalla penna di un qualsiasi sceneggiatore di Hollywood avrebbe sicuramente avuto il titolo “La rivincita degli Ultimi”. Evento più unico che raro, nella stessa settimana 4 team (Giants, Bears, Patriots e Broncos) che condividevano l’ultima piazza nelle rispettive division hanno vinto contro avversari molto più attrezzati e ambiziosi. Una visione più pragmatica di quanto stia emergendo dalla stagione 2023 ci farebbe pensare ad un livellamento verso il basso dei valori tecnici espressi dalle varie franchigie ma noi, da inguaribili romantici, preferiamo attribuire questi risultati altalenanti al fatto che questo meraviglioso sport fornisce a tutti la possibilità di battere chiunque.
Bills vittoria con il brivido
A Buffalo Bills 24 – Tampa Bay Buccaneers 18 erano tanti gli interrogativi per la franchigia dello stato di New York, soprattutto all’indomani della clamorosa sconfitta contro i Patriots. Le ambizioni di inizio anno sono state notevolmente ridimensionate dalle balbettanti ultime uscite culminate con 2 sconfitte ed una vittoria molto molto sofferta. L’inizio di partita ha messo in mostra un attacco fluido con il QB Allen molto più in palla di quello visto 7 giorni prima a Foxborough. Nei primi 3 drive i Bills hanno guadagnato 8 primi down, segnato due volte (1 TD e 1 Field Goal) e si sono fermati ad una sola yard dalla meta che li avrebbe portati avanti di 17 punti. Poi hanno contenuto il tentativo di rientro dei Bucs e con altri 2 TD a cavallo tra la fine del 2° e inizio del 3° quarto si sono portati sul comodo 24-10, congelando l’incontro (scambio di 6 punt tra le 2 squadre) fino a 3 minuti dal termine. A questo punto le solite amnesie di una difesa orfana dei migliori interpreti hanno consentito a Tampa Bay di convertire un 4° e 10 nel TD che ha riaperto la contesa. I fantasmi di una nuova beffa sono riemersi quando Mayfield, ritornato in possesso dell’ovale a soli 20 secondi dal termine, la lanciato un perfetto Hail Mary non raccolto dal WR ospite Evans apparso nella circostanza piuttosto distratto.
San Francisco, abbiamo un problema
La partita San Francisco 49’s 17 – Cincinnati Bengals 31 doveva coincidere con la ripartenza dopo i due consecutivi passi falsi invece la corsa della franchigia californiana ha rallentato ulteriormente. Vero è che i Bengals riposati dopo il bye e rinfrancati dalle 3 vittorie consecutive non rappresentavano lo sparring partner ideale da affrontare in questo momento storico ma i campanelli di allarme per i 49’s sono ulteriormente aumentati. L’incontro, dopo un iniziale equilibrio, non è mai stato in discussione. I Bengals sono sempre stati in controllo ed hanno rintuzzato ogni tentativo di rimonta di San Francisco. Il confronto tra QB è stato vinto nettamente da Burrow (326 yards tra lanci e corse e 3 TD). Purdy pur avendo una miglior produzione (422 yards) ha generato 3 palle perse (2 intercetti e 1 fumble) lanciando un solo TD. In casa San Francisco le pesanti assenze in linea di attacco del WR Samuel e del LT Williams stanno creando molti più problemi di quanto si potesse immaginare e Purdy è apparso lontano parente di quello ammirato nella prima parte della sua giovanissima carriera. Meno spiegazioni si possono trovare per il rendimento deludente di una difesa che nelle prime giornate era stata a tratti devastante. Cincinnati ha sfruttato i 14 giorni di riposo per mettere fisicamente in forma Burrow alle prese con un inizio di stagione con qualche acciacco di troppo e il rendimento di tutta la squadra ne ha beneficiato.
Dopo aver assistito all’incontro Denver Broncos 24 – Kansas City Chiefs 9 siamo attanagliati da un dubbio: siamo in presenza della classica giornata storta ovvero le 6 vittorie consecutive della compagine del Missouri sono frutto di un calendario molto agevole? Probabilmente la verità sta nel mezzo: non sappiamo quante altre volte potremo assistere ad una prestazione di Mahomes senza TD e con 3 palle perse (2 intercetti ed un fumble); d’altro canto una Denver più ordinata ed in crescita rispetto alle prime uscite stagionali ha smascherato le magagne di un parco ricevitori modesto (ad eccezione del TE Kelce) e di una linea offensiva non propriamente performante. Poco da dire sulla partita che ha messo fine ad una striscia di 16 vittorie consecutive di Kansas City e ha rappresentato la prima sconfitta di Mahomes contro i rivali divisionali. I Broncos hanno disposto a loro piacimento della linea offensiva ospite concedendo loro solo 3 field goal e al contempo mettendo in mostra un ottimo Wilson capace di lanciare 3 TD e, soprattutto, di non commettere alcun errore. Probabilmente la stagione della franchigia del Colorado è oramai compromessa ma iniziano a vedersi i primi frutti del lavoro di coach Payton.
In Washington Commanders 31 – Philadelphia Eagles 38 abbiamo assistito ad un incontro piacevole e combattuto. A distanza di 4 settimane dalla vittoria all’overtime gli Eagles hanno ritrovato i rivali divisionali e come nella precedente occasione hanno dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere la meglio. Il team della capitale è partito a spron battuto ed il secondo ottimo lancio da TD del QB Howell ha fissato il vantaggio sul 14-3. Il doppio schiaffo ha in parte svegliato Philadelphia che è riuscita a limare lo svantaggio andando al riposo con un solo possesso di distanza. Nel 3° quarto è entrato in campo il vero Hurts che ha lanciato 4 TD per 4 ricevitori diversi e Philadelphia ha prima raggiunto, poi superato ed infine staccato dei coriacei Commanders. Il 4 TD di giornata lanciato da Howell ha avuto solo un valore statistico in quanto il successivo onside kick è stato ricoperto dal WR ospite Smith. Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, rassicura il fatto che Philadelphia si esalta nella battaglia e continua a vincere le partite punto a punto. Se invece prevale la visione negativa è preoccupante non ritrovare ancora, se non in poche azioni, l’Hurts quasi MVP della scorsa stagione.
Le altre partite della domenica
Finalmente anche i Carolina Panthers Panthers 15 – Houston Texans 13 iscrivono il loro nome nell’elenco delle compagini con almeno una vittoria in stagione. Ottimo drive finale orchestrato da Young, QB rookie di casa, che azzerando il cronometro ha consentito al Kicker di calciare il comodo field goal della vittoria. Vittoria più combattuta di quanto dica il punteggio finale per i Miami Dolphins 31 – New England Patriots 17. Il WR di Miami Hill, con le 112 yards di serata ha raggiunto quota 1014 in stagione diventando il primo giocatore nella storia della NFL a guadagnare più di 1.000 yards nelle prime otto partite in una singola stagione nell’era del Super Bowl.
Ai Dallas Cowboys 43 – Los Angeles Rams 20 è bastato poco più di un quarto per indirizzare in modo definitivo l’incontro. C’è stata una segnatura in ognuno dei possessi offensivi dei Cowboys e ad inizio secondo quarto il punteggio recitava 26-3. I Minnesota Vikings 24 – Green Bay Packers 10 non hanno potuto gioire per la terza vittoria consecutiva a causa dell’infortunio season ending subito dal QB Cousins (si parla di rottura del tendine d’Achille) quando ormai la partita era in ghiaccio. Vittoria esterna tra Indianapolis Colts 27 – New Orleans Saints 38. Protagonista che non ti aspetti tra i Saints il QB di riserva tuttofare Hill autore di 2 TD su corsa. Il derby della Grande Mela New York Giants 10 – New York Jets 13 è stata una riedizione in chiave moderna del mito di Sisifo e della pietra. Ogni qualvolta una delle squadre si avvicinava alla zona punti veniva ricacciata indietro e ricominciavano le fatiche per risalire il campo. Alla fine si sono contati 24 punt e ci è voluto un overtime (come se non fossero bastati 60 minuti di assoluto non-football) per decretare un vincitore.
A Pittsburgh Steelers 10 – Jacksonville Jaguars 20 non si ferma la marcia di Lawrence che riesce ad avere la meglio della forte difesa giallonera. Esordio col botto per Levis, QB di riserva nella vittoria Tennessee Titans 28 – Atlanta Falcons 23; il rookie chiamato al secondo giro nell’ultimo draft ha lanciato per 238 yards segnando 4 TD. Successo vitale di Seattle Seahawks 24 – Cleveland Browns 20, grazie ad una partenza sprint. Questa volta ai Browns non è bastata la solita difesa dominante. Vittoria meno convincente del solito in Arizona Cardinals 24 – Baltimore Ravens 31. Migliore in campo Edwards, RB dei Ravens, che ha segnato 3 TD su corsa. Nel Sunday night Los Angeles Chargers 30 – Chicago Bears 13 il neo QB titolare dei Chicago Bagent ha dimostrato di essersi immediatamente adeguato alla mediocrità delle prestazioni offerte dalla franchigia lanciando 2 intercetti e 0 TD. Il calendario, per questa giornata, non ha previsto team in bye.
I Lions tornano a ruggire
Lunedì notte in Michigan per Detroit Lions 26 – Las Vegas Raiders 14. Era stato un brusco risveglio quello di Detroit dopo la batosta subita in Maryland. La sicurezza acquisita in un avvio di stagione folgorante era stata spazzata via dalla travolgente foga agonistica dei Ravens. La gara con i Raiders rappresentava una cartina tornasole dello stato mentale dei Lions. Effettivamente Goff e soci hanno impiegato qualche snap per archiviare la brutta parentesi di Baltimora; nei primi 3 possessi Detroit ha racimolato solo 70 yards, commettendo un fumble e segnando solo 3 punti. Incredibilmente i Raiders sono riusciti a fare anche peggio utilizzando 4 drive per avanzare di 33 yards e senza mettere alcun punto a tabellone.
Per fortuna degli spettatori paganti i Lions hanno registrato i meccanismi in attacco e la ritrovata fluidità di gioco ha consentito loro di segnare in quasi tutti gli altri drive successivi. A questo punto la partita non è stata più in discussione e se non fosse stato per due turnover consecutivi (un intercetto riportato in endzone dal CB Peters ed un fumble commesso sulle 3 yards dei Raiders) il divario tra le 2 squadre sarebbe stato molto più ampio. Ottima la prova di Gibbs, debuttante RB di Detroit che tra corse e ricezioni ha guadagnato quasi 190 yards e segnato 1 TD. Per Las Vegas altra serata da dimenticare. Si salva solo il reparto difensivo capace di generare 3 palle perse e di segnare lo stesso numero di punti dell’attacco.
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