[the_ad id=”445341″]
Ci siamo lasciati la scorsa settimana con la promessa di farci trovare pronti alle scariche di adrenalina che questo sport solitamente provoca; per non venire meno all’impegno preso abbiamo finto indifferenza dinanzi alla seconda piallata subita dai Patriots di Belichick contro dei modesti Saints; poi ci siamo limitati ad inarcare un sopracciglio guardando i Bills, maestri d’attacco fino ad allora, schiantarsi ripetutamente contro la difesa Jaguars; ma non siamo riusciti a non rimanere a bocca aperta quando i Bears delle zero vittorie hanno rifilato una valanga di punti ai Commanders. Poi per fortuna ci sono sempre i 49’s, in questa stagione vera e propria coperta di Linus per ogni amante di questo sport. Ma sarà sempre così?
Kansas City in scioltezza
Volendo mutuare un termine tanto caro ai calciofili, quello in programma all’Arrowhead Stadium tra Kansan City Chiefs 19 – Denver Broncos 8 è da considerarsi un testacoda. I Chiefs, perseguendo la politica del massimo risultato con il minimo sforzo, si sono posizionati saldamente in testa all’AFC, stessa Conference dove i derelitti Broncos, dopo aver regalato i soliti 60 minuti di gloria all’avversario di turno (scorsa giornata i Jets), hanno preso pieno possesso dell’ultima posizione. I Chiefs sono sempre stati in controllo della partita e le 15 vittorie consecutive contro i rivali di Division sono diventate in un amen sedici! Mahomes e sodali si sono limitati a segnare un field goal per ogni quarto, aggiungendo solo nel secondo l’unico TD di giornata. Questa volta le luci della ribalta sono andate alla difesa che ha giocato come il gatto con il topo con la linea offensiva dei Broncos. 2 intercetti, 1 fumble forzato e 4 sack sono la fotografia della serata del reparto difensivo di casa.
Gli unici punti di Denver sono arrivati a 6 minuti dalla fine evitando al coach Payton la prima partita senza punti a referto in 16 stagioni NFL. Denver dovrebbe dedicarsi a pianificare la prossima stagione riflettendo innanzitutto sulla posizione di QB alla luce dell’ennesima prova opaca offerta da Wilson (95 yards lanciate, 1 TD e 2 Intercetti). Le marcia dei Chiefs prosegue spedita grazie anche ad un calendario oltremodo accomodante. Basti pensare che gli ultimi 4 avversari incontrati hanno lo stesso numero di vittorie (sommandole assieme) dei Chiefs. L’unica squadra con potenziale da playoff affrontata è l’unica ad averli sconfitti.
Fine dell’imbattibilità
La partita più intrigante di giornata è stata Cleveland Browns 19 – San Francisco 49’s 17; sulla carta, per i 49’s, l’incontro era da considerarsi una mera formalità, alla luce soprattutto dell’assenza del QB e del RB titolari dei Browns. Pur incontrando una difesa arcigna come quella dei Marroni, San Francisco è arrivata in Ohio forte di un attacco tra i più prolifici e performanti dell’intera NFL. L’inizio ha di fatto confermato il dato statistico: i 49’s hanno impiegato 90 secondi per arrivare sulle 30 dei Browns e poco più di 150 per segnare il primo TD con il RB McCaffrey. Primi punti subiti da Cleveland nel quarto di apertura e 15° incontro consecutivo per il fortissimo RB con almeno un TD (record ognitempo pareggiato).
La sensazione dell’ennesimo monologo di Purdy e soci è suggellata dalla difesa californiana che ha messo fine al primo drive di Cleveland con il 9° intercetto stagionale. Il primo granello di sabbia nel perfetto ingranaggio 49’s viene inserito con l’infortunio del LT Williams che è costretto a proseguire la gara con una caviglia malconcia. Granelli che sono diventati pietre allorquando durante il primo tempo il WR Samuel ha lasciato il campo per problemi ad una spalla ed infine macigni all’infortunio del fenomenale RB McCaffrey. Sotto di 10 punti Cleveland ha prima accorciato le distanze con un TD su corsa e poi, complici gli infortuni subiti dai 49’s, è riuscita a limitare l’attacco avversario e con un calcio ha impattato l’incontro sul 10-10. Purdy, privo dei suoi riferimenti offensivi, ha faticato enormemente ed ha subito dopo 5 ore e mezzo di gioco il primo intercetto della sua stagione. Allo scadere del 3° quarto Cleveland ha messo a segno il field goal del vantaggio. Dopo il TD del controsorpasso di San Francisco, agevolato dal secondo intercetto di gara subito da Walker, Cleveland riesce a mettere tra i pali due calci che valgono il definitivo vantaggio. I 49’s avrebbero pure la possibilità di vincere perché Purdy, nonostante tutto, in meno di 100 secondi ha messo Moody nelle condizioni di calciare dalle 41 yards. Evidentemente la giornata storta ha contagiato il giovane Kicker che non è riuscito a centrare i pali.
Al Paycor Stadium Cincinnati Bengals 17 – Seattle Seahawks 13 i padroni di casa hanno dato seguito alla piccola striscia di due vittorie consecutive e continuano ad alimentare la speranza playoff. Ospiti della giornata sono stati i Seahawks, alla ripresa dopo la settimana di bye. Seattle è partita decisa e un bel drive si è concluso con TD del RB Walker. Cincinnati non è rimasta a guardare e grazie anche ad una evitabile penalità dei Seahawks su un 4° e 2, hanno concluso il drive con il TD del pareggio. Dopo un rapido possesso di Seattle senza punti, Burrow ha lanciato il suo secondo TD di giornata. Seattle ha risposto con un paio di field goal che hanno ridotto la distanza ad un solo punto. Ad inizio ultimo quarto il field goal di McPherson ha portato il vantaggio dei Bengals a 4 punti, costringendo Smith a dover segnare un TD per portare a casa il successo. Ma la difesa di casa, già autrice di un’ottima prova, ha alzato ulteriormente i giri del motore impedendo per ben 3 volte ai Seahawks di varcare la linea di meta (2 volte con turnover al 4° down ed una volta costringendoli al punt). Burrow continua ad essere un lontano parente di quello visto nelle due passate stagioni anche se in questa occasione la mostruosa prova della difesa ha coperto le lacune di tutta la linea offensiva.
Quando a New York Jets 20 – Philadelphia Eagles 14 i giocatori della Pennsylvania sono scesi in campo non erano a conoscenza del risultato dei 49’s ed infatti a 5 minuti dal termine del primo tempo il risultato recitava 14-3 a favore degli Eagles. Poi, probabilmente durante un time out, alzando gli occhi sui tabelloni avranno visto scorrere i risultati delle partite del pomeriggio e scoprendo quanto accaduto ai rivali di Conference, colti da improvviso senso di solidarietà, hanno deciso di condividere con loro la prima sconfitta stagionale. Tralasciando le battute è davvero impossibile spiegare il clamoroso parziale di 17-0 inflitto dai Jets, questi Jets condotti dal sempre titubante Wilson, che ha causato la prima sconfitta stagionale ad Hurts e soci. Dopo il TD che ha decretato il vantaggio in doppia cifra per Philadelphia sono seguiti 7 possessi con zero punti tra cui spiccano tre palle perse (1 fumble e 2 intercetti). La sola presenza in campo nel prepartita di Rodgers, alle prese con la convalescenza post rottura del tendine d’Achille, ha giovato al QB di New York che ha contribuito alla causa….non commettendo i soliti errori marchiani.
Le altre partite domenicali
Nella terza ed ultima partita londinese Tennessee Titans 16 – Baltimore Ravens 24 il QB dei Corvi Jackson rischia nuovamente di rovinare un buon primo tempo, ma i Titans, perso il QB titolare per infortunio, non riescono a recuperare. Ad Atlanta Falcons 16 – Washington Commanders 24 il LB di casa Cambpell rifila il 100 sack al QB avversario anche se il gesto non basta per portare a casa la win. Gli Orsi di Chicago Bears 13 – Minnesota Vikings 19 hanno rassicurato immediatamente i propri tifosi che la vittoria di Washington è stato solo un incidente di percorso e hanno fatto un pronto ritorno alla solita mediocrità.
Terza vittoria stagionale degli Houston Texans 20 – New Orleans Saints 13: primo intercetto lanciato dal QB di casa Stroud la cui striscia di tentativi di lancio senza intercetti si ferma a 191. In Jacksonville Jaguars 37 – Indianapolis Colts 20 l’amuleto Minshew (3 vittorie su 3 da subentrato al QB titolare Richardson) non porta fortuna alla franchigia dell’Indiana, sconfitta seccamente dai Jaguars alla terza vittoria consecutiva. A Miami Dolphins 42 – Carolina Panthers 21 i giocatori di casa recuperano da uno svantaggio di 14-0 e raggiungono le 3000 yards guadagnate dopo soli 6 incontri.
A Las Vegas Raiders 21 – New England Patriots 17 continua l’agonia della franchigia di Boston; quelle rare volte che Jones indovina un passaggio ci si mettono i ricevitori (in questo caso Parker) a droppare la palla che avrebbe tenuto viva la speranza di vittoria. In Florida Tampa Bay Buccaneers 6 – Detroit Lions 20 ennesima sontuosa prestazione del QB Goff (353 yards e 2 TD).
Troppo forti i Los Angeles Rams 26 – Arizona Cardinals 9, soprattutto dopo il rientro del WR Kupp nuovamente oltre le 100 yards (148 yards e 1 TD). Nel match serale Buffalo Bills 14 – New York Giants 9 dopo essere stati sotto per 9-0 e non aver segnato per 3 quarti, i Bills si svegliano e segnano 2 TD consecutivi per la soffertissima vittoria che li rimette in corsa nella AFC East. Turno di riposo per Green Bay Packers e Pittsburgh Steelers.
I Cowboys ritornano in corsa
L’imperativo per il team di Prescott era far coincidere la pesante sconfitta rimediata contro i 49’s nel più classico degli incidenti di percorso anziché trasformarla nell’emblema dell’ennesima stagione deludente. L’alba dell’incontro Los Angeles Chargers 17 – Dallas Cowboys 20 ha evidenziato che il trattamento subito da San Francisco ha lasciato scorie nella testa dei texani che sono partiti con un 3&out rapidissimo e perdita di terreno; la palla è passata ai Chargers i quali, altrettanto velocemente, hanno messo 7 punti a referto. Questa volta però i Cowboys sono rimasti con la testa nella partita e grazie ad un TD su corsa hanno subito rimesso la contesa in equilibrio.
Dopo un inizio scoppiettante, con 2 TD in meno di 9 minuti, la partita prima si è spenta (solo un calcio per parte nei seguenti 40 minuti) per poi infiammarsi nuovamente negli ultimi 11 minuti. TD del WR Cooks per il vantaggio dei Cowboys subito pareggiato dal TD del TE di casa Everett; nuovo e definitivo vantaggio di Dallas grazie ad un field goal dalle 39 yards. In estrema sintesi la differenza tra i 2 team è stata nella prestazione dei QB. Quello dei Chargers, Herbert, ha balbettato per tutta la partita, mancando diverse volte i propri ricevitori e chiudendo una delle sue peggiori prestazioni con l’intercetto del CB Gilmore. Prescott al contrario, nonostante la grande pressione portata dalla linea difensiva losangelina, non ha commesso errori e ha impreziosito la sua prova con il bel drive finale che ha consentito di vincere l’incontro.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]