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La prima giornata è già in archivio e come ogni anno ci sono state conferme (San Francisco, Dallas e Baltimore su tutte), aspettative rispettate (questi Lions hanno confermato quanto di buono si dice di loro), piacevoli sorprese (Cleveland e New York Jets) e incredibili delusioni (Cincinnati e Buffalo). In attesa di capire se l’antico adagio del mitico allenatore e commentatore televisivo John Madden “L’attacco fa vendere i biglietti, ma è la difesa che fa vincere le partite” sia ancora valido oppure il trend degli ultimi anni che vede gli attacchi esplosivi avere la meglio sulle difese più organizzate abbia preso definitivamente piede, vediamo quali squadre nelle due Conference, almeno sulla carta, si presentano con le credenziali migliori per giocarsi il Vince Lombardi Trophy in quel di Las Vegas il prossimo 11 febbraio 2024.
AFC, la Conference di ferro
L’American Football Conference anche quest’anno, a detta di tutti gli analisti, esprime valori tecnici superiori a quelli dei rivali della National Football Conference. Non è un mistero che nell’AFC giochino i migliori Qb; Mahomes, Allen, Herbert, Jackson, Tagovailoa. In un contesto di siffatta competitività fare pronostici si dimostra un esercizio davvero complesso ma noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità e proviamo a fare una griglia delle ipotetiche favorite menzionando alla fine anche un’outsider alla corsa al titolo di Conference.
Non è possibile non partire dai campioni in carica dei Kansas City Chiefs che, anche se reduci da una cocente sconfitta nella gara di esordio restano i principali favoriti; gli scettici si appellano al ridimensionamento del parco ricevitori (anche lo scorso anno dopo la partenza del fenomenale WR Tyreek Hill in direzione Miami si diceva la stessa cosa ma poi abbiamo visto tutti come è andata a finire), al calo delle prestazioni della difesa a seguito dell’holdout del Defensive Tackle Chris Jones ed alle problematiche di salute che affliggono il Tight End Travis Kelce. La presenza in campo del futuro Hall of Famer Pat Mahomes fa pendere l’ago della bilancia comunque verso la franchigia del Missouri; nei 5 campionati in cui il QB è partito titolare i Chiefs hanno sempre raggiunto almeno la finale di Conference, giocando 3 Super Bowl e vincendone 2. Queste statistiche valgono, ad honorem, il titolo di squadra da battere.
Subito dietro i Kansas City Chiefs posizioniamo i Cincinnati Bengals, anch’essi incappati in una sconfitta nella prima gara ufficiale ma reduci da due annate straordinarie; se nel 2022 sono stati battuti nella finale di Conference da un field goal a soli 8 secondi dal termine, ancor peggio è andata nel 2021, quando durante il Super Bowl hanno subito dai Los Angeles Rams il touchdown della rimonta a soli 90 secondi dalla fine. Joe Burrow, fresco di un faraonico rinnovo contrattuale ampiamente giustificato dalle prestazioni fornite in questi anni, avrà a disposizione una delle migliori batterie di ricevitori dell’intera lega: Boyd, Chase e Higgins nella stagione 2022 hanno messo assieme, tra stagione regolare e playoff, 3294 yards e 24 touchdown in ricezione. Per migliorare le prestazioni della linea offensiva è stato acquisito il left tackle Orlando Brown. Per non farci mancare nulla citiamo anche il fattore scaramantico; ricordiamo, infatti, che anche lo scorso anno i Bengals hanno iniziato con una sconfitta inattesa salvo poi vincere la division e fermarsi a soli 8 secondi dal Super Bowl.
Per dimostrare in modo inconfutabile che trattasi di pronostico di assoluto principiante, posizioniamo sul gradino più basso del podio ancora una squadra reduce da una sconfitta da pochi preventivata: parliamo dei Buffalo Bills. Come detto, Josh Allen è un QB di primo piano che in ognuna delle ultime tre stagioni ha lanciato ben oltre le 4.000 yards e ha in Diggs un ricevitore di prima fascia; non dovrebbero mancare la quinta partecipazione consecutiva ai playoff a patto che la linea offensiva protegga meglio Allen (nella sola prima giornata ben 5 sacks subiti). Qualche dubbio sulla linea difensiva che ha perso un elemento affidabile come il LB Tremaine Edmunds, accasatosi ai Chicago Bears, e che vede la stella Von Miller alle prese con un’età non più giovane e con una complessa ripresa dai problemi avuti ai legamenti del ginocchio. Contrariamente a quanto si possa immaginare, la batosta subita dai Bengals (27-10 a favore della franchigia dell’Ohio) nella partita del playoff divisionale dello scorso anno potrebbe aiutarli ad avere meno pressioni ed a giocare a mente più libera.
Sono diversi i team di questa Conference che possono legittimamente ambire al ruolo di mina vagante ma la nostra scelta ricade sui Miami Dolphins; gli eccellenti gesti tecnici di Tagovailoa e di Hill nella partita della scorsa domenica hanno rafforzato l’idea che questa volta i Dolphins hanno intenzioni serie. Certo dovranno registrare la difesa contro le corse, in quanto domenica i Chargers hanno corso per 234 yards; inoltre la linea offensiva dovrà dimostrare di essere cresciuta per dare tempo al QB di esprimere tutto il suo potenziale e, soprattutto, per garantirne l’incolumità perché un Tagovailoa sano potrebbe essere l’incubo di tutte le difese della lega.
NFC, difese sugli scudi
Sulla carta, è stato molto più agevole individuare le favorite all’interno della National Football Conference; felici di essere smentiti, ma il divario tra le 4 squadre che andremo ad elencare e le restanti pare invalicabile; basti pensare che i Seattle Seahawks, accreditati da molti analisti quali futuri partecipanti ai prossimi playoff, hanno subito una sconfitta senza appello dai modesti Los Angeles Rams, privi del loro migliore ricevitore ed in chiaro rebuilding.
Sarebbe un oltraggio non assegnare il gradino più alto del podio ai San Francisco 49ers, soprattutto alla luce della terrificante prova di forza mostrata a Pittsburgh lo scorso 10 settembre. La trade che ha portato il QB Lance, scelta n. 3 del draft 2021, a Dallas, dovrebbe assicurare maggiore serenità a Purdy; la performance esibita contro gli Steelers conferma questa idea e, allo stesso tempo, fornisce garanzie sullo stato di salute del giovane QB, reduce dall’infortunio subito nella scorsa finale di conference contro gli Eagles. Il prodotto da Iowa State avrà l’imbarazzo della scelta nella distribuzione della palla ovale avendo a disposizione in attacco playmaker del calibro del RB McCaffrey, del WR Samuel e del TE Kittle. Passando alla difesa, la sensazione di forza è ancora più netta. I californiani possono contare sul difensore dell’anno del 2022, il DE Nick Bosa, autore di 18,5 sacks nella passata stagione, sul DT Hargrave (12 sacks nel 2022), prelevato dai Philadelphia Eagles e sul LB Warner (2 sacks e 2 intercetti nel 2022). Un roster così pieno di talento basterà a vendicare le due finali di conference perse nelle ultime 2 stagioni?
Subito dietro posizioniamo i Philadelphia Eagles. E’ ancora fresco il ricordo del bellissimo Super Bowl giocato in Arizona. La squadra dell’amore fraterno è arrivata ad un solo calcio dal suo secondo titolo. Hurts, grazie alle quasi 380 yards ed ai 4 touchdown, sarebbe stato sicuramente l’MVP di serata; purtroppo ha dovuto arrendersi al fenomenale Mahomes che, nonostante un infortunio alla caviglia, con i 3 touchdown lanciati ha portato i Chiefs a vincere il Lombardy Trophy. Il 2022 di Hurts è stato un anno di miglioramenti esponenziali sotto tutti gli aspetti del gioco; è stato un serio candidato alla conquista del titolo di MVP stagionale fino alla fine. Nel 2023 è chiamato a confermare il trend positivo e per fare ciò potrà contare su 2 ottimi ricevitori come Brown e Smith, sul RB ex Lions Swift e su una linea offensiva da anni tra le migliori della lega. Anche dall’altro lato della palla gli Eagles possono fare la voce grossa. Guardando ai numeri del 2022, notiamo: primi per sacks inflitti ai QB avversari (70!!), quarti per intercetti e settimi per fumble forzati. Hanno ovviato alla perdita di Hargrave, d’altronde passato ai principali rivali di conference di San Francisco, selezionando al draft il promettente DT Carter, giovane prospetto dotato di ottime qualità atletiche. I Philadelphia Eagles visti domenica a Foxborough non hanno destato una grossa impressione ma siamo ancora agli albori della stagione e ci sono tutti i presupposti per arrivare fino in fondo.
Ultima pretendente al ruolo di favorita della NFC è la compagine dei Dallas Cowboys. Il QB Prescott non ha disputato un 2022 esaltante e, per migliorare le statistiche dell’offense, all’ottimo ricevitore Lamb è stato affiancato il veterano e sempre affidabile WR Cooks. Al contrario, le prestazioni della difesa nella passata stagione sono state di primo piano: terzi per sacks e primi per fumble forzati. Il giovane LB Parsons, al terzo anno tra i professionisti (26,5 sacks nelle prime 2 stagioni) si candida a Defensive Player dell’anno. Chi ha assistito alla lezione di football rifilata ai New York Giants nel posticipo domenicale avrebbe immaginato di vederli più in alto in questa ipotetica classifica. Effettivamente la difesa è stata più che dominante: 2 intercetti, 3 fumble e 7 sacks hanno messo in vetrina un reparto che sarà difficilmente contenibile in questo 2023. Lo scetticismo deriva dalla memoria dei risultati conseguiti dalla franchigia texana negli ultimi anni. I Cowboys non giocano un Super Bowl dal 1995 (poi vinto contro gli Steelers) e nelle ultime 5 partecipazioni alla post-season possono vantare una sola vittoria e ben 4 eliminazioni al primo turno.
Per quanto riguarda la menzione di possibile sorpresa per la NFC candidiamo i Detroit Lions. A distanza di 2 anni dalla trade cha ha portato Stafford al sole della California, non molti avrebbero scommesso su un Goff ancora saldamente al comando dei Lions. Invece l’ex QB dei Rams nel 2022 ha disputato un campionato in netto crescendo, destando un’ottima impressione e partecipando attivamente alla creazione di un attacco davvero divertente. La mancata partecipazione ai playoff è probabilmente dovuta alle gravi lacune nel reparto difensivo e soprattutto nelle secondarie. Guardando le statistiche Detroit si è posizionata quasi sempre negli ultimi posti. Per porre rimedio, il front office di Detroit ha deciso di intervenire sia in free agency che durante il draft. La direzione intrapresa sembra quella giusta, come dimostrato nell’esordio della scorsa settimana, ma il cammino resta ancora lungo.
My 2 cents
Pronti a prenderci tutti gli sberleffi del caso, ci lanciamo in un ardito pronostico, influenzato probabilmente dal fresco ricordo degli esaltanti gesti tecnici della prima giornata di football. Ad oggi il nostro ipotetico Super Bowl sarebbe San Francisco 49ers vs Miami Dolphins.
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