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La prima giornata era andata in archivio lunedì notte con il grave infortunio subito da Aaron Rodgers che ha posto fine alla sua attesissima stagione in maglia Jets dopo soli 4 snap. Cerchiamo di cancellare il dramma sportivo che ha colpito l’ex QB dei Packers e verifichiamo se saranno confermate le primissime impressioni maturate con le giocate finora viste.
Imperativo correre
La programmazione NFL ha messo di fronte nel thursday night Philadelphia Eagles 34 – Minnesota Vikings 28, due delle squadre che hanno destato più perplessità la scorsa domenica. Gli Eagles, nonostante la vittoria conquistata sul campo dei Patriots, hanno fatto enorme fatica a muovere la catena mettendo in mostra, allo stesso tempo, una secondaria colabrodo. La sensazione è che se non ci fossero stati i regali iniziali degli uomini di Belichick la partita avrebbe preso tutta un’altra piega. Ancora più dubbi ha lasciato la prestazione dei Vikings; la sconfitta rimediata contro dei modesti Bucs oltre a rappresentare una mancata ghiotta occasione di iniziare la stagione con il piede giusto, ha lanciato un campanello d’allarme per le tante palle perse (2 fumble ed 1 intercetto). Un primo quarto horror ha confermato l’idea che le due franchigie non abbiano ancora superato le difficoltà mostrate. Dopo un iniziale calcio da 3 punti degli Eagles, grazie anche ad un bel lancio di Hurts da 54 yards per il WR Smith, abbiamo assistito in sequenza a: fumble dei Vikings, intercetto subito dagli Eagles, fumble dei Vikings, calcio mancato degli Eagles.
Spettacolo più godibile dal 2° quarto, ma fare peggio era davvero un’impresa. Il touchdown iniziale del TE Hockenson, che è valso l’unico vantaggio della serata per i Vikings, ha svegliato dal torpore Philadelphia che ha risposto con una sequenza di segnature (3 touchdown e 1 fieldgoal) che hanno praticamente chiuso la pratica. Da segnalare il touchdown di Smith lanciato da Hurts per un big play da ben 63 yards. Il tentativo di rimonta della squadra del Minnesota, alimentato da 3 lanci in area di meta del QB Cousins, si è fermato sul tentativo di onside kick ricoperto a metà campo dallo special team di casa.
Gli Eagles, in attesa di rodare gli ingranaggi del proprio attacco ha deciso di affidarsi pesantemente al gioco di corse; alla fine quasi 260 yards conquistate via terra condite da 3 touchdown: Ottima la prova del RB ex Lions Swift (175 yards e 1 TD). Ancora rivedibile la secondaria che ha concesso 4 mete agli avversari. Male i Vikings con un attacco monocorde (sole 28 yards di corse) e nuovamente penalizzati dalle tante palle perse (4 fumble).
Una domenica in bilico
E’ stata una domenica dall’esito molto incerto, di 13 incontri giocati, ben 9 si sono conclusi con un solo possesso di scarto (e 2 addirittura all’overtime). A Cincinnati Bengals 24 – Baltimore Ravens 27 era in programma una delle partite più attese della giornata. Infatti c’era molto curiosità attorno alla reazione dei Bengals alla sconfitta tanto inattesa quanto netta della scorsa giornata. Ebbene i primi 2 quarti e mezzo sono parsi la continuazione della partita di Cleveland; Cincinnati ha evidenziato grosse difficoltà a far girare l’attacco: fatta eccezione per il TD su ritorno di punt, in oltre 40 minuti di gioco i Bengals hanno prodotto un solo field goal da 3 punti.
I Ravens sono sempre stati in controllo della partita, più di quanto abbia detto il punteggio finale, mantenendo un buon equilibrio tra yards lanciate (Jackson 237 yards e 2 TD) e corse (178 yards e 1 TD di squadra). Al contrario i Bengals hanno certificato un grosso problema a livello di offense. Burrow lo scorso anno ha concluso con circa 280 yards e 2,5 TD di media a partita; quest’anno ha iniziato lanciando 300 yards e 2 TD in 2 partite (d’altronde impiegando 7 quarti per lanciare il primo), praticamente dimezzando il suo fatturato. Il WR Chase nei primi 2 incontri ha ricevuto per 33 yards senza segnare alcuna marcatura; lo scorso anno le statistiche segnavano 183 yards e 1 TD. Affinché Cincinnati inverta questa tendenza è necessario che il suo fenomenale QB risolva le problematiche che affliggono il suo polpaccio e che l’attacco torni a fornire le prestazioni a cui ci aveva abituato.
Per la seconda settimana consecutiva i Dallas Cowboys 30 – New York Jets 10 si sono trovati ad affrontare una franchigia della Grande Mela; questa volta è toccato ai Jets misurarsi con la forza dei Cowboys. Pronti via ed i texani sono già avanti 7-0, grazie ad un TD del TE Ferguson. Ad inizio 2° quarto, con un field goal il punteggio è diventato 10-0. Una reazione d’orgoglio dei verdi di New York ha regalato un fine di quarto più equilibrato fino ad andare al riposo sul punteggio di 18-10 a favore dei Cowboys. Al rientro in campo è entrata in scena la difesa di casa che si è resa protagonista di ben 3 intercetti e di un fumble provocato. Anche questa settimana ha destato stupore il reparto difensivo di Dallas; nel primo possesso palla dei Jets abbiamo assistito ad un placcaggio granitico del DE Lawrence ed ad un sack del LB Parsons per una perdita di terreno di 11 yards. I Jets, dopo l’exploit del Monday Night contro i Bills, sono ritornati sulla Terra e sono riemersi i soliti problemi delle tante palle perse del QB Wilson.
A Foxborough la storia è sembrata ripetersi; in New England Patriots 17 – Miami Dolphins 24 primi 3 quarti disastrosi dei padroni di casa: fumble, intercetto e calcio bloccato hanno portato i Dolphins avanti 17-3. Come già successo contro gli Eagles, i Patriots hanno avuto una reazione d’orgoglio che però si è fermata ad una mancata conversione di 4° down. Se la scorsa domenica Miami ha messo in mostra un gioco aereo da lustrarsi gli occhi, questa settimana un solido gioco di corse (145 yards e 2 TD) ed un’ottima difesa (4 sack, 1 fumble e 1 intercetto) hanno spianato la strada verso la vittoria, dimostrando di saper eccellere in tutte le fasi del gioco.
Era dal 2017 che i Falcons non vincevano le prime 2 partite di stagione; in Atlanta Falcons 25 – Green Bay Packers 24, dopo un inseguimento durato tutta la partita, Atlanta ha operato il sorpasso con un field goal ad un minuto dal termine. Love bissa la prova convincente all’esordio lanciando altri 3 TD. Pronto riscatto di Allen e soci in Buffalo Bills 38 – Las Vegas Raiders 10. L’inizio ha fatto pensare che i Bills non avesser superato la sconfitta rimediata nello scorso Monday Night (7-0, TD di Garoppolo dopo meno di 3 minuti) ma poi il QB ha scaldato il braccio e non c’è stata più partita; per Allen 274 yards e 3 TD lanciati.
Primo overtime di giornata: Detroit Lions 31 – Seattle Seahawks 37 si è concluso con il TD di Lockett; da segnalare che un intercetto di Brown, CB di Seattle, ha posto termine alla striscia di 383 tentativi di lancio senza intercetti del QB di Detroit Goff, posizionandolo 3° nella classifica all time., dietro a 2 mostri sacri come il già Aaron Rodgers e Tom Brady.
Pronto ritorno alla vittoria di Mahomes in Jacksonville Jaguars 9 – Kansas City Chiefs 17, in una gara a basso punteggio. Curioso come in 4 occasioni, dei potenziali TD non si siano concretizzati perché i ricevitori dei Jaguars non siano riusciti a metter entrambi i piedi in endzone dopo aver ricevuto l’ovale.
Nella sfida Houston Texans 20- Indianapolis Colts 31 tra 2^ e 4^ scelta del draft 2023 ha avuto la meglio il QB di Indianapolis Richardson che pur giocando un solo quarto è riuscito a segnare 2 TD entrambi su corsa. Nuova buona prova di Mayfield in Tampa Bay Buccaneers 27 – Chicago Bears 17, autore di una prestazione immacolata alla voce fumble e intercetti. Secondo overtime disputato in Tennesee Titans 27 – Los Angeles Chargers 24. E’ servito un tempo supplementare per mettere fine alla striscia negativa di 8 sconfitte consecutive (contando anche le 6 della fine della stagione 2022) dei padroni di casa.
Spettacolare rimonta dei Giants, che dopo essere stati in svantaggio anche di 21 punti, operano il sorpasso definitivo in Arizona Cardinals 28 – New York Giants 31 a 23 secondi dallo scadere. Los Angeles Rams 23 – San Francisco 49’s legittima le aspirazioni al titolo dei 49erss. Sugli scudi il solito McCaffrey ed il WR rookie dei Rams Nacua, nuovamente oltre le 100 yards di ricezione. Infine Denver Broncos 33 – Washington Commanders 35; nonostante la discreta prova del QB Wilson, Denver si fa rimontare 18 punti e resta ferma a zero vittorie.
Doppio Monday Night
Una serata che ha visto 2 incontri in programma. Pittsburgh Steelers 26 – Cleveland Browns 22 ha chiuso la 2^ giornata. Oltre ad essere uno scontro interdivisionale nella AFC North, la partita è stata l’occasione per vedere in azione 2 squadre che hanno chiuso l’esordio stagionale con stati d’animo contrapposti. Mentre Cleveland nella gara contro i Bengals ha destato un’ottima impressione, gli Steelers al contrario sono usciti annichiliti dal confronto con i 49’s. Come sempre il campo ha mischiato le carte e la partita è servita ad instillare più di qualche dubbio nei Browns e, nel contempo, a portare un po’ di serenità a Pittsburgh. La scorsa settimana abbiamo sottolineato come sia importante nel progetto di crescita di Cleveland il contributo fornito da Watson.
Purtroppo il QB ex Texans non ha dato seguito alla buona prestazione di week 1 e l’infortunio al ginocchio del RB Chubb, che inevitabilmente avrà conseguenze sul gioco di corse, gli porterà ulteriore pressione. Gli Steelers non sono ancora guariti; buon passo in avanti della difesa che ha causato 4 palle perse (su 2 hanno addirittura segnato altrettanti TD), mettendo a referto più punti dell’attacco che ha fornito nuovamente una prova incolore. Non lasciamoci trarre in inganno dal TD da 71 yards lanciato da Pickett; il giovane QB non ha convinto come dimostrano le statistiche alla voce lanci: 15 completi su 30 tentativi. La serata è iniziata con la vittoria Carolina Panthers 17 – New Orleans Saints 20; fatica ancora il QB dei Panthers Young. I Saints partono in stagione con un promettente 2-0, cosa che non si verificava da un decennio.
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