[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”1132026″]
Un sabato di grande sport quello andato in scena sabato 22 maggio all’ippodromo San Rossore a Pisa dove si è svolto il Campionato del Mondo di Endurance, primo evento di massima caratura post pandemia Covid-19 che con orgoglio l’Italia può vantare di aver organizzato nel migliore dei modi. Dopo l’emozionante cerimonia di apertura nel centro storico di Pisa – precisamente in piazza dei Cavalieri, di fronte alla storica sede della Scuola Normale Superiore – durante la quale sono stati celebrati gli atleti arrivati da tutto il mondo celebrando la ripartenza proprio dalla terra del Rinascimento, la gara è partita subito con grande energia.
Dopo 160 chilometri la vittoria è andata al portacolori degli Emirati Arabi Uniti Salem Hamad Saeed Malhoof Al Kitbi che in sella ad Haleh ha tagliato per primo il traguardo dopo 7 ore, 24 minuti e 24 secondi di gara alla media di 21,602 km/h. Al Kitbi è giunto sul traguardo finale praticamente appaiato al connazionale Mansour Saeed Mohd Al Faresi, medaglia d’argento su Birman Aya ad un solo secondo di distacco dal vincitore (21,601 km/h; in 7h 24’ 25”). Il 25enne neo campione del mondo ha condotto una gara sempre tra le posizioni di testa: 3° nella prima e nella seconda; 2° nella terza, quarta e quinta, ed infine 1°. Medaglia di bronzo per il Cile grazie a Boni Viada de Vivero con As Embrujo (21,266 km/h; in 7h 31’ 26”). Da segnalare che Viada vive e lavora in Umbria per la scuderia italiana Fuxiateam. Il titolo iridato a squadre è andato alla Spagna che, con un tempo complessivo di percorrenza di 23 ore, 10 minuti e 34 secondi, si conferma cosi sul gradino più alto del podio dopo l’oro conquistato al mondiale di Samorin nel 2016. Argento al Brasile (23h 13’ 35”) e bronzo alla Francia (23h 43’ 1”). Spagna, Brasile e Francia sono state le uniche tre nazioni, sulle dodici al via con una squadra, che hanno avuto almeno tre cavalieri classificati. La competizione iridata è stata selettiva, come confermano i soli 26 binomi, dei 74 al via in rappresentanza di 31 nazioni, che hanno portato a termine i 160 chilometri del percorso. Tra questi anche due azzurri il bresciano classe 1974 UmbertoFava con Antair JR ha chiuso al 16° posto (20,225 km/h; in 7h 54’ 39”) e la 27enne, anch’essa bresciana, Martina Gaiani 21^ con Badmington d’Oc (18,962 km/h; in 8h 26’ 16”).
[the_ad id=”668943″]
[the_ad id=”676180″]