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Federico Dimarco è stato un giocatore chiave della stagione molto positiva dell’Inter. Partiamo dai numeri, che non mentono mai: 56 partite stagionali tra tutte le competizioni inclusa la nazionale, 8 gol e 10 assist. 3171 minuti giocati con la maglia nerazzurra. Aggiungiamoci pure corse a tutta fascia, cross, raddoppi, attitudine sempre positiva e interismo latente e sbandierato in alternanza.
L’esterno cresciuto nel settore giovanile nerazzurro ha fatto tante ore di straordinari per portare fino in fondo una stagione lunga e ricca di soddisfazioni sia a livello di club che in Nazionale. “Ora, devo essere sincero, penso solo ad andare in vacanza”. Così ha dichiarato stremato quanto un maratoneta, nella conferenza stampa post Italia-Olanda di Nations League di qualche giorno fa, dove ha giocato titolare a meno di una settimana dalla finale di Champions con il City ed è pure riuscito a fare un euro gol sotto l’incrocio ed essere uno dei migliori in campo correndo per 3. Niente male. E i margini di miglioramento sono amplissimi. E se pure un grande interista come Bergomi lo paragona a un mostro sacro come Roberto Carlos per movenze, allora ha veramente fatto breccia nel cuore di tutti, prestazione dopo prestazione.
Mentre Federico si gode un po’ di meritato riposo, molte squadre d’Europa bussano alle porte di Via Della Liberazione a Milano per chiedere informazioni sul numero 32. Hanno sondato la possibilità di prendere il classe 1997 il Real Madrid e lo United. Ma ci sono anche i tedeschi del Borussia Dortmund che, dopo la partenza di Guerreiro direzione Monaco Di Baviera, stanno cercando un sostituto all’altezza su quella fascia e hanno sondato la possibilità di prendere Dimarco. L’Inter non ha alcuna intenzione di vendere uno dei suoi pezzi più pregiati, ma è chiaro che se arrivasse un’offerta importante (dai 40 milioni in sù), la proprietà vacillerebbe. Come però ha detto di recente Carnevali, Ad del Sassuolo, parlando di Frattesi: gli accordi si chiudono sempre in 3, mai in 2. La volontà del giocatore, oltre che dell’Inter, sarebbe quindi decisiva. E come l’inter è contentissima delle prestazioni di Dimarco, lo stesso giocatore sta benissimo a Milano e si è calato perfettamente nell’ambiente, che conosce da quando è bambino. È il primo tifoso, in prima fila a festeggiare le vittorie, uno degli ultimi a mollare. Non sarà facile per nessuno quindi togliere Dimarco da Milano, e viceversa.
Se poi partisse Robin Gosens in direzione Germania, sulla fascia sinistra potrebbe arrivare Carlos Augusto dal Monza e formare con Federico una delle coppie di esterni più complete e devastanti d’Europa. Sul versante sinistro Simone Inzaghi potrebbe dormire sonni più che tranquilli.
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