Editoriali

Trattativa Milan-Cinesi: La Parodia

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La storia infinita tra Ac Milan e l’ormai leggendaria cordata cinese prosegue, senza sosta, a suon di scoop, cambi di programma e, soprattutto, mirabolanti rinvii. La trattativa è logorante per chi la vuole portare a termine, per chi la segue giornalisticamente e, ancor di più, per i poveri tifosi rossoneri, che un giorno sognano e l’altro… beh l’altro proprio no. Le motivazioni che hanno portato agli innumerevoli rinvii sono i più disparati ed è per questo che, per divertirci un po’, abbiamo provato a smontarle. Nessuno si senta offesa, ma è ora di stemperare la tensione. Chiameremo i due capi cordata, per comodità, come i primi due tennisti cinesi nel ranking tennistico Atp: Di Wu e Zhe Zhang.

Capitolo 1 – I cinesi non sono più convinti di comprare il Milan dopo aver visionato i conti in rosso della società. Secondo alcuni media questo è stato uno dei motivi di rinvio. Ecco l’unica ragione che potrebbe avvalorare questa tesi.

Di Wu arriva alla riunione con Zhe Zhang leggermente in ritardo. L’auto elettrica della sua compagnia non è partita e ha dovuto affittare un veccho Sh della Honda, inquinando in 10 minuti più della Concordia all’Isola del Giglio. “Sono arrivato, scusami Zhe” – esclama il ritardatario, scorgendo sul volto dell’amico un’evidente preoccupazione – “qui tutto ok?”. “Col cazzo che è ok!” – risponde sentenziando Zhe – “ma hai visto i conti del Milan? Io non lo compro più!”. A quel punto Di Wu alza gli occhi al cielo ed esclama rassegnato: “Mi stai dicendo che quelle 500 pagine che ti ha stampata Galatioto non le hai nemmeno lette? Hai capito quali? Quello con su scritto ‘Ac Milan Due Diligence”. “Ma te sei scemo – esclama Zhe Zhang – ormai sto a rota de Game of Thrones. Sto facendo da giorni una maratona e sto ancora alla terza serie. Ho anche comprato in rete la spada di Jon Snow! Ho letto per caso sui giornali i conti del Milan, non ne sapevo nulla”. Di Wu guarda Zhe Zhang, vorrebbe ucciderlo, ma poi si ricorda che sarà proprio il suo distratto amico a mettere il 70% dei 750 milioni. Gli occhi si fanno dolci e comprensivi: “Ok Zhe, sai che faccio, chiedo il rinvio di una settimana, anzi facciamo 10 giorni così ti leggi tutto con calma”

Capitolo 2. Il giorno della firma, teoricamente. Da un secondo all’altro non si tratta più il 70-80% della società ma direttamente il 100%. Ecco cosa può essere accaduto…

Si arriva al giorno della firma, a Milano. Zhe Zhang ha la penna in mano, il contratto è davanti ai suoi occhi. Si gira verso Di Wu, che approva con sguardo complice. La penna sta toccando il foglio e il primo bonifico è pronto a partire. “Aspetti Zhe, mi consenta – interviene Silvio Berlusconi – ma perché non si prende direttamente il 100%? Così poi non stiamo a fare tutti sti conti complicati. Su, si prenda il 100%”. Zhe Zhang guarda il presidente a annuisce. “Va bene dai, facciamo il 100%, però non ho duecento milioni in tasca oggi. Mannaggia a me e a quando ho comprato la Babolat stamattina…”. “Ah la racchetta?” – interviene Galliani. “No, l’azienda” – chiosa Zhang. Silvio Berlusconi interviene in maniera perentoria: “Se siete d’accordo, direi che ci sta tutto un bel rinvio. Voi andate a giocare a tennis mentre Galliani chiama Peppe Di Stefano e Campopiano. Ci vediamo qui tra 15 giorni”.

Capitolo 3 – Lo sblocco dei capitali. Secondo i media lo stato cinese starebbe rallentando, per questioni burocratiche, lo spostamento dei capitali cinesi in Europa.

“Finalmente è fatta” – pensa tra sé e sé Di Wu – “da stasera sarò co-proprietario del Milan. Nulla può più fermarci. Le carte sono in ordine, i soldi pronti, la voglia di far felici i tifosi rossoneri è ai massimi storici. Poi un dubbio, devastante, assala Di Wu. “Ehi Zhe, sei andato alla circoscrizione 298 di Pechino per poter spostare i soldi in Europa, si?” – esclama Di Wu con lo stesso tono di mia madre quando mi chiede se ho rinnovato il passaporto, visto che il giorno dopo devo partire per il Burkina Faso. “No, mi sono scordato, dai che in 24 ore il governo cinese ci aiuta, no? Che saranno mai 750 milioni, Di? Ora scusa ma ho messo pausa e ho come l’impressione che stia arrivando la scena con Daenerys Targaryen nuda…”. Di Wu inizia a piangere, poi si calma, viene distratto dalla suddetta scena, peraltro in Hd, rivolgendosi infine a Zhe Zhang: “Dai, chiedo un rinvio. Considerando i tempi del municipio 298 quando ho rifatto la carta d’identità direi altri 15 giorni…”

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