Editoriali

Gianluca Lapadula, il guerriero del gol: “Io con la maglia dell’Italia? Ora preferisco il Perù”

Gianluca Lapadula

Tutti pazzi per Lapadula. Non poteva scegliere serata migliore l’attaccante del Pescara per sfoderare il pezzo forte del suo repertorio: la rovesciata da album Panini. Contro il Cesena in tribuna c’erano anche gli osservatori del Leicester che hanno segnato col circoletto rosso il nome del capocannoniere della serie cadetta. Il Vardy dell’Adriatico si candida a diventare il pezzo pregiato del prossimo calciomercato. Dalla Juventus al Napoli fino al Tottenham, sulle sue tracce ci sono i club di mezza Europa. Tanta attenzione ha solide ragioni: Lapadula è, infatti, il re dei bomber made in Italy.

Nella classifica marcatori della serie A, dominata dall’irraggiungibile Higuain a quota 30, i primi azzurri sono Eder e Insigne fermi a 12 reti. Per trovare l’unico centravanti italiano da 22 gol a stagione (senza calci di rigore) bisogna scendere di categoria. Con i suoi gol Lapadula ha issato il Pescara in zona play-off. Cuore impavido, come il suo idolo Braveheart, e prodezze a getto continuo, il guerriero del gol è cresciuto a Torino nel vecchio cuore granata di Borgo Filadelfia ma ha militato nelle formazioni giovanili della Juve. Reduce da una dura gavetta tra San Marino, Cesena, Nova Gorica e Teramo, trascinato l’anno scorso in serie B a suon di gol prima che la promozione venisse cancellata per il caso scommesse dalla Corte Federale d’Appello, Lapadula ha conosciuto la definitiva consacrazione quest’anno in riva all’Adriatico in una stagione che ha fatto registrare in serie B il boom degli attaccanti.

Oltre a Ciccio Caputo, l’attaccante di proprietà del Bari che con i suoi 17 gol sta facendo volare l’Entella e all’oro di Salerno, Massimo Coda, in rampa di lancio c’è Simone Andrea Ganz, 23 anni, figlio dell’ex milanista Maurizio (suo il gol decisivo contro la Samp nell’anno dello scudetto vinto da Zaccheroni). Nel Como fanalino di coda della B Ganz jr ha realizzato 14 reti, quasi la metà dei gol messi a segno dalla squadra lariana nell’intero campionato. Di padre in figlio. A Lanciano si sta mettendo in luce Federico di Francesco, figlio di Eusebio, allenatore del Sassuolo. Il papà è il tecnico rivelazione della serie A, lui è un attaccante esterno, già nel giro della Under 21 e nel mirino dei club della massima serie.

Oggi trovare un attaccante italiano da 20 gol in serie A è impresa impossibile. La rinascita del gol made in Italy passa attraverso la crescita dei vari Ganz jr, Di Francesco, Lapadula. Attenzione però. L’attaccante del Pescara, di mamma peruviana, deve decidere se accettare la chiamata del Perù per la coppa America del Centenario. Il ct Gareca gli sta facendo una corte serrata. Il pericolo non è solo per il Pescara che rischia di perderlo per i playoff ma per il futuro della Nazionale: “In questo momento mi vedo di più con la maglia peruviana – ha detto il “Vardy dell’Adriatico” a Sky Sport – dalla nazionale italiana non ho ricevuto chiamate, dal Perù sì”. Ma il tempo gioca a suo sfavore, sottolineano i media sudamericani. Entro la fine di aprile il ct della Blanquirroja deve consegnare una lista di pre-convocati e per il “bomber dei due mondi” i tempi sono stretti per portare a termine l’iter burocratico. Sicuri che Lapadula non possa servire alla Nazionale italiana?

 

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