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Roberto Fabbricini in Federcalcio, Giovanni Malagò in Lega di Serie A. Queste le decisioni emerse dalla riunione della Giunta del Comitato olimpico nazionale italiano, convocata oggi pomeriggio al Foro Italico per affrontare la questione Figc. Due commissari, come necessario, per almeno sei mesi: questo il periodo indicato, ma sarà molto difficile risolvere tutti i problemi entro fine luglio. Per la Figc, dunque, la proroga (altri sei mesi) sembra molto probabile. Accogliendo la proposta del presidente Malagò, la Giunta ha nominato Fabbricini commissario della Federcalcio, con Alessandro Costacurta (questioni tecniche) e l’avvocato Angelo Clarizia nel ruolo di vice-commissari. “Ho ragionato molto – ha spiegato Malagò – Ritengo un grandissimo errore rivestire in contemporanea due ruoli, commissario della Figc e della Lega di A. E poi io devo partire per le Olimpiadi invernali, ho un impegno nei confronti dei nostri atleti e devo rispettarlo”.
Per questo il commissario della Figc sarà Fabbricini, che comincerà a lavorare già oggi in via Allegri e si assenterà soltanto dall’8 all’11 febbraio per una breve apparizione a PyeongChang. “Potete capire la mia soddisfazione – ha dichiarato l’attuale segretario generale del Coni, che da marzo assumerà il ruolo di presidente di Coni Servizi – È un grande onore, voi mi conoscete: essere al servizio dello sport è sempre stata la mia peculiarità. Non sono un carneade, chi pensa questo forse è entrato da poco in questo mondo. Ora subito al lavoro, abbiamo tante cose da fare ma sono contento perché ho una squadra forte”. Oltre a Costacurta e Clarizia, la Giunta del Coni ha indicato infatti Alberto De Nigro per la parte amministrativa e il professor Massimo Proto per statuti e regolamenti. Il lavoro è tanto e una delle priorità sarà sicuramente l’individuazione del nuovo commissario tecnico della nazionale, un compito affidato a Costacurta. “I nomi li conoscete (in lizza ci sono Ancelotti, Mancini, Conte e Ranieri, ndr), dobbiamo solo cominciare i colloqui e vedere: bisogna muoversi il prima possibile”, ha spiegato l’ex difensore del Milan. Per le amichevoli di fine marzo contro Argentina e Inghilterra, però, la guida dell’Italia sarà probabilmente affidata al traghettatore Luigi Di Biagio, attuale ct dell’under 21.
Ma la parte più difficile del lavoro, come anticipato da Malagò, resta quella relativa alla Serie A, senza vertici da quasi un anno. La massima lega è spaccata in due, con il fronte “riformista” guidato dalla Juventus opposto alla schiera dei club vicini al presidente della Lazio Claudio Lotito. Un impasse difficile da sbloccare: a tal fine domani il commissario della Figc Fabbricini nominerà Malagò commissario della Lega di A. Al fianco del presidente del Coni ci saranno i due sub-commissari Paolo Nicoletti, operativo fin quando il numero uno dello sport italiano non tornerà dalla Corea a fine mese, e Bernardo Corradi. “Una bella persona, pulita, di campo”, ha spiegato Malagò parlando dell’ex attaccante: “L’attuale vice allenatore dell’Italia under 17 può raccontare ai presidenti della Serie A le esigenze dei giovani, parlare dei vivai e del tema delle seconde squadre”.
Ai club, concentrati in questi giorni sulla fondamentale partita relativa alla vendita dei diritti televisivi, andrà anche spiegata la necessaria revisione dello statuto, come previsto dai principi informatori della Figc, e l’importanza di trovare un accordo sulla governance. “Ho accettato questo incarico per senso di responsabilità – ha detto Malagò – Una volta risolte tali questioni avrò concluso il mio lavoro. Perché i rappresentanti del mondo del calcio hanno ragione, la Figc è casa loro: se in questo momento non sono in condizione di aprirla non posso farci niente, ma sicuramente deve tornare ad essere casa loro nel più breve tempo possibile”. Molto probabilmente tra un anno.