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Trentasei ore intense, dal Foro Italico a Palazzo Chigi, dallo stadio Olimpico per festeggiare Mario Pescante fino al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La visita del presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach a Roma si è conclusa con tanti spunti positivi, dal forte apprezzamento per la candidatura italiana per i Giochi Olimpici invernali del 2026 all’ottimismo sull’esito del dibattito tra governo e Coni per la rivoluzione che l’esecutivo vorrebbe portare avanti nel mondo dello sport italiano. Un tema diventato centrale nelle ultime ore, come ammesso dallo stesso presidente del Comitato olimpico nazionale italiano Giovanni Malagò, al lavoro per trovare un punto di incontro con il sottosegretario con delega allo sport Giancarlo Giorgetti, fortemente convinto della necessità della riforma inserita nella legge di Bilancio che trasferirebbe la gestione dello sport nelle mani di una società per azioni controllata dallo stesso governo.
“Dopo i colloqui avuti con il Coni e con Giorgetti sono molto fiducioso: lasciateli parlare e troveranno una soluzione nell’interesse dell’Italia e dello sport”, ha assicurato Bach. Il capo dello sport mondiale ha voluto sottolineare come il Cio “rispetti le autorità italiane e non interferisca nella discussione in corso”, ma al contempo ha ricordato la “chiara” posizione del Comitato olimpico internazionale: “L’autonomia dello sport va rispettata perché la nostra è l’unica area senza discriminazioni. Lo sport può unire il mondo e di questo abbiamo parlato questa mattina anche con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Bach dunque crede nella mediazione tra governo e Coni e Malagò è pronto ad affrontare la questione appena tornerà da Marbella, in Spagna, dove domani e sabato è in programma la riunione dei comitati olimpici europei.
“Vedrò il sottosegretario Giorgetti lunedì prossimo, il 12 novembre. Se non fosse sufficiente quell’incontro, ci rivedremo il 13 e anche il 14 mattina, perché nel pomeriggio è stato fissato un incontro informale con i presidenti federali e poi il 15 ci saranno Giunta e Consiglio nazionale – ha precisato il presidente del Coni – Sarebbe opportuno trovare la soluzione auspicata e anche intravista dal presidente Bach prima di giovedì 15”. La mediazione non sarà semplice, ma sul tavolo Giorgetti troverà una serie di argomenti da affrontare: dal problema fiscale che graverebbe sulle federazioni alle questioni organizzative fino addirittura alla candidatura italiana per i Giochi Olimpici invernali, benedetta in questi giorni a più riprese da Bach e “fortemente supportata” dallo stesso sottosegretario, come rivelato dallo stesso presidente del Cio dopo il colloquio a Palazzo Chigi.
“La candidatura di Milano e Cortina è molto forte perché riflette i contenuti dell’agenda 2020 – ha rimarcato Bach – Conoscete la situazione in Svezia, ora aspettiamo i risultati del referendum della prossima settimana a Calgary. La scelta finale sarà presa a giugno, attorno al giorno 24, a Losanna nella sessione del Cio”. Al momento Milano e Cortina sembrano in vantaggio anche e soprattutto per l’intenso lavoro fatto negli ultimi mesi dal Coni, che oggi ha annunciato una testimonial d’eccezione come Arianna Fontana per presentare la candidatura a fine mese a Tokyo durante la riunione dell’Associazione dei comitati olimpici nazionali. Se la rivoluzione proposta dal governo dovesse andare in porto, del resto, la situazione potrebbe fortemente complicarsi, come ammesso anche da Malagò: “Se il Coni venisse ridimensionato o relegato in un contesto diverso, la gente poi farebbe le proprie valutazioni. Ma il discorso sulla riforma è aperto, vedremo come andrà a finire”.