Editoriali

Calcio, Lega Serie A: Claudio Lotito raffredda l’idea Veltroni. Elezioni a fine mese

Walter Veltroni - Foto Andreas Caranti CC BY-SA 2.0

Walter Veltroni presidente della Lega Serie A? Forse, ma probabilmente no. L’ipotesi, riportata questa mattina da La Repubblica, è stata discussa oggi a Milano in una riunione segreta. Presenti ben quattordici club, tra cui la Lazio del presidente Claudio Lotito, subito sceso in campo per spegnere l’idea e difendere invece la riconferma di Maurizio Beretta nelle elezioni che, con ogni probabilità, si svolgeranno a fine mese.

L’ipotesi corrisponde al vero – ha ammesso Walter Veltroni – e ne sono onorato. Non è invece vero che abbia dato la mia disponibilità: mi sono riservato di rifletterci su, per le implicazioni che una scelta di questo genere avrebbe sulla mia vita attuale. Nelle prossime ore dirò la mia opinione”. Per accettare la proposta partita da alcuni club Veltroni vuole delle garanzie, a partire dal sostegno (quasi) unanime dei club di Serie A. Un sostegno che allo stato attuale non c’è, come dimostra anche l’assenza di Juventus, Inter, Milan, Roma, Napoli e Fiorentina dalla riunione odierna: soltanto sei o sette società sono convinte dell’ipotesi Veltroni, mentre i grandi club, senza i quali è ben difficile salire al potere in Lega, sono per ora rimasti alla finestra così come altre società, vedi il Palermo: “Veltroni è una persona perbene e non ho niente contro di lui – ha dichiarato il presidente Zamparini – ma la Lega non è la politica ed è bene che i politici ne stiano fuori”.

Al momento, dunque, Maurizio Beretta resta il favorito per la poltrona di via Rosellini, anche se i prossimi venti giorni saranno pieni di appuntamenti, a cominciare dalla probabile assemblea per l’attesa riforma del modello di governance, con la “creazione” di una nuova figura, un amministratore delegato da affiancare al direttore generale e, appunto, al presidente. Che difficilmente sarà l’ex sindaco di Roma ed ex segretario del Partito Democratico, tra l’altro distante dalle posizioni dell’attuale segretario del Pd Matteo Renzi e ancor più, ovviamente, da quelle delle altre forze politiche.

L’Italia è veramente il Paese dei morti viventi – ha dichiarato il segretario federale della Lega Nord, Matteo Salvini – I trombati escono dalla porta e rientrano dalla finestra. Il calcio ha già tanti problemi senza che si aggiunga Veltroni”. “È un’idea sconcertante – ha sottolineato il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri – Si invoca sempre l’autonomia dello sport dalla politica e poi si leggono queste notizie. Ci manca che la sinistra invada anche il mondo del calcio con un riciclaggio simile: è evidente l’inopportunità di questa designazione”. Il presidente del Coni Giovanni Malagò, invece, è rimasto imparziale: “Ho un rapporto di stima importante con Veltroni, ma gli affari della Lega di Serie A non riguardano il Coni. Commistione politica-sport? Meno c’è e meglio è: chi entra nel nostro mondo deve ragionare come un uomo di sport”. Veltroni forse è pronto a farlo, ma i club di Serie A non ne sono ancora convinti.

SportFace