[the_ad id=”445341″]
[the_ad id=”10725″]
āLa candidatura unitaria italiana per le Olimpiadi invernali del 2026 non ha il sostegno del governo e come tale muore qui. Ć un mio fallimento personale: ho lavorato per arrivare a una soluzione condivisa, ma ritengo che una cosa cosƬ seria debba partire nel modo giusto e io non ho sentito lāatmosfera giusta tra i rappresentanti delle cittĆ coinvolteā. Lo ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo sport Giancarlo Giorgetti davanti alle 7ĀŖ commissione del Senato (Istruzione pubblica, beni culturali) in seduta congiunta con la VII commissione della Camera (Cultura, scienza e istruzione).
āLa proposta del Coni che coinvolgeva i territori di Cortina, Milano e Torino – ha aggiunto Giorgetti – ĆØ stata discussa e verificata la scorsa settimana insieme ai rappresentanti dei tre comitati promotori, cercando di arrivare a una soluzione di minimo comune denominatore. Lāho individuata su due basi: una gestione a livello nazionale, in capo alla presidenza del Consiglio, con ampia possibilitĆ di controllo e trasparenza da parte dei comuni; un posizionamento paritetico delle tre cittĆ senza nessuna prevalenza. Su questo si ĆØ alzata una discussione. Ho inviato una bozza di protocollo dāintesa, unāutile provocazione per definire la posizione delle tre cittĆ candidate che hanno risposto condividendo lo spirito dellāiniziativa ma ribadendo di fatto le proprie posizioni e le proprie perplessitĆ . Non intendo in nessun modo ribaltare la responsabilitĆ su ciascuno dei tre sindaci, ma ritengo che una cosa cosƬ seria necessiti uno spirito, un entusiasmo, una condivisione che non ho riscontrato in questa fase. Sono prevalse forme di dubbio e sospetto: con questi presupposti il governo non ritiene che una candidatura cosƬ formulata possa avere ulteriore corsoā.