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“Ho sempre detto che il problema numero uno era lo sport nella scuola, il problema numero due era l’impiantistica e che noi facciamo dei miracoli partendo dal presupposto che oggettivamente non mi sembra che a questi due problemi sia stata data una risposta. Adesso questo governo ha manifestato le intenzioni di fare qualcosa di più e di diverso sulla scuola, aspettiamo, vediamo. Per ciò che riguarda l’impiantistica non mi sembra che ci sia un piano Marshall ed è indispensabile. Non vale solo mica per il calcio come ha detto Casini perché ad eccezione di rarissimi casi che sono poi quelli che sono riusciti, se tu vai a guardare tutti gli impianti pubblici che sono comunali, scegli un posto, dove vai vai, di fatto non è mai successo nulla”. Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, rispondendo a una domanda dei giornalisti sulla situazione degli impianti sportivi in Italia, a margine dell’annuncio di Flora Tabanelli come portabandiera delle Olimpiadi giovanili invernali a Gangwon. “Salvo quando, io credo grazie alla credibilità del Paese e del sistema sportivo e del Coni, siamo riusciti a portare un grande evento sportivo, voi ditemi un solo impianto pubblico, ma uno, che è stato realizzato di qualsiasi natura. Non di uno stadio, anche un palazzo dello sport, ditemene uno”, ha aggiunto Malagò. “Quando io racconto questa cosa ai miei colleghi in giro per il mondo – ha concluso – mi chiedono se li sto prendendo in giro. Purtroppo è così, quindi è la dimostrazione che o fai delle norme diverse oppure hai bisogno di un grande evento sportivo”.
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