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Una fantastica Jessica Rossi vince la finale della gara individuale di trap femminile del tiro a volo ai Giochi Europei di Cracovia 2023 e regala all’Italia una carta olimpica per Parigi 2024. Medaglia d’oro ampiamente meritata per l’azzurra, che ha superato le qualificazioni con il miglior punteggio, si è poi ripetuta in semifinale (vincendola sempre con il punteggio migliore) e infine ha sbaragliato la concorrenza nel medal match. Dopo un avvio molto positivo, ha rischiato di disunirsi nel finale con qualche errore di troppo, ma è riuscita a tenere i nervi saldi ed a salire sul gradino più alto del podio. Battute la finlandese Makela-Nummela (seconda) e la slovacca Spotakova (terza). L’Italia completa dunque l’en plein nel tiro a volo femminile in vista di Parigi 2024, conquistando entrambi i pass sia nel trap che nello skeet.
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“Questa gara mi ha ricordato l’Olimpiade di Londra, ho provato le stesse sensazioni. Ieri è stata una giornata perfetta, in cui non ho sbagliato nulla, ma poi ho avuto un’intossicazione alimentare con vomito e febbre per tutta la notte. È stato davvero difficilissimo perché ho dormito poco e con lo stomaco non stavo ancora benissimo; alla fine però tutto è andato come doveva. Sono arrivata preparata e serena a Cracovia e sono riuscita a portare a casa la carta olimpica: è arrivato un oro nell’unica gara che mancava nel mio palmares“. Questo il commento a caldo di Jessica Rossi dopo l’oro nel trap femminile ai Giochi Europei 2024.
L’azzurra ha poi aggiunto: “Non era facile ripartire dopo la delusione di Tokyo: avevo lavorato tanto ma non ero neanche riuscita entrare in finale. Mi sono data però come obiettivo Parigi 2024 e sono andata avanti dando tutta me stessa. Ci sono stati momenti difficili, alti e bassi, ma sono orgogliosa del lavoro svolto con il ct. Adesso proseguiamo il cammino verso Parigi con più serenità . Arrivare a 31 anni, dopo tutte le vittorie, e accettare i cambiamenti non è stato facile. Ho affrontato tutto con grande umiltà e ora raccolgo i risultati. Io non sono mai cambiata“.
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