“Lo sport riesce a dare una migliore qualità di vita ai malati, uno stimolo in più. Per questo motivo contate sul patrocinio del CONI per questo progetto che, sono certo, sarà un successo come la prima edizione, forse anche di più“. Con queste parole il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò ha voluto rinnovare la sua disponibilità a dare il patrocinio per gli Oncology Games II. Giovedì pomeriggio a Roma, presso la sala della Giunta del Coni, ha preso ufficialmente il via il percorso per gli Oncology Games, progetto che vede i malati oncologici di alcuni paesi europei cimentarsi in una dimostrazione sportiva non competitiva. Malagò ha ricevuto alcuni degli atleti italiani che hanno partecipato alla prima edizione come: Sara Boninsegna di Salara (Rovigo), Gabriele Cavina di Ravenna, Silva Ceccherini di Laterina (Arezzo), Andrea Cicconi di Macerata, Riccardo Comandini di Ravenna, Cristian Galli di Ravenna, Enzo Moroni di Rimini e Salvatore Serra di Roma. “Gli Oncology Games hanno un significato che vola alto, di cui sono fiero ed orgoglioso, tanto più che tutto questo è nella scia, nell’onda, nel ricordo di un amico e di una persona a cui siamo tutti affezionati – ha sottolineato il presidente del Coni – È doveroso continuare a farli anche per tutti coloro che vivono con la stessa malattia che aveva Leo. Lo sport, unito alle cure mediche, può dare energia, non solo fisica ma anche mentale, al paziente che si trova ad affrontare questa patologia. Ormai questo fatto è scientificamente dimostrato“.