“Com’è possibile che dopo questi risultati, e a pochi mesi da Milano-Cortina, io non sia in condizione di ricandidarmi e gli altri sì?” È quello che si chiede Giovanni Malagò, presidente del Coni, collegato con ‘Zona Bianca‘ su Rete4. In carica dal febbraio 2013, il suo terzo mandato scadrà il 30 maggio del 2025 e, come previsto dalle normative attualmente in vigore, non potrà ricandidarsi ancora.
“Il discorso è molto semplice: c’era una legge – giusta o sbagliata che fosse in un momento particolare del Paese, con il M5S al governo -, in cui tutti i rappresentanti degli organi sportivi non potevano avere un mandato supplementare. Questa legge è stata cambiata da questo Governo due volte, in cui i presidenti degli organismi sportivi sono messi dalle federazioni nelle condizioni di potersi ricandidati ma con un presupposto con il 66,67%, ovvero almeno i due terzi dei voti dell’assemblea. Da queste correzioni di legge è rimasto fuori solo un organismo, il Coni” ha spiegato Malagò, ribadendo il proprio disappunto.