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“Sono stato educato a fare sport fin da bambino e ho continuato a farlo. In un periodo l’ho fatto anche con spirito agonistico e mi ha lasciato una traccia indelebile, è qualcosa di profondamente educativo”. Sono le parole con le quali il presidente del Consiglio, Mario Draghi, si è presentato sul palco dell’Auditorium di Roma per la cerimonia dei Collari d’Oro. Dopo aver ricevuto come omaggio un’asta, dalle mani di Tamberi, nel suo discorso alla platea Draghi ha detto di essere felice “nel celebrare i successi dello sport italiano, dopo averlo fatto spesso a Palazzo Chigi rinnovo oggi le congratulazioni”. “Sono certo che per voi i trionfi non bastino mai – ha aggiunto il premier, rivolgendosi agli atleti – Dobbiamo però apprezzare le vittorie quando arrivano. I tifosi le ricordano. Penso ai campioni d’Europa del calcio e del volley, alle 40 medaglie olimpiche, alle 69 paralimpiche, agli abbracci, alle rimonte e ai rigori segnati. Siete entrati nella storia e avete portato con voi tutto il Paese. Ve ne siamo grati e siamo grati a tutti gli allenatori e ai vostri cari. Merito del vostro talento e del mondo di cui fate parte, dalle Olimpiadi alle palestre di periferia”.Â
Draghi ha ricordato i grandi campioni che hanno smesso, “come Valentino Rossi e Federica Pellegrini che lasciano dopo una carriera di trionfi”. Il presidente del Consiglio ha concluso dicendo che “le vittorie ci aiutano a capire chi siamo, a pianificare il futuro. Nel 2022 sono in programma i Mondiali calcio e di atletica leggera, le Olimpiadi invernali e gli Europei di nuoto che organizzeremo a Roma. Vi invito a guardare la prossima stagione con la stessa fiducia di questa, ma anche rimanere uniti per le sfide dei prossimi 5 anni che ci porteranno alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026”. Nell’ultimo passaggio del discorso, Draghi ha citato Gino Bartali: “Certe medaglie si appendono all’anima, non alla giacca”.Â
E incalzato sulla proposta di inserire il diritto allo sport in Costituzione, il premier Draghi ha detto che lo sport “è un elemento talmente importante delle nostre vite e non può non avere una dignità costituzionale”. “Lo stesso vale per l’ambiente o per altri temi che i padri costituenti non potevano prevedere – ha aggiunto il presidente del Consiglio – quello del diritto allo sport è un elemento che mi trova certamente favorevole”.
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