
Roman Dolidze e Marvin Vettori - Foto Louis Grasse IPA
Un’altra sconfitta, la seconda consecutiva, l’ottava della carriera, rischia di tenere lontano per un po’ di tempo Marvin Vettori dai piani alti del ranking dei pesi medi UFC. Sull’ottagono di Las Vegas il fighter italiano perde per decisione unanime contro il georgiano Roman Dolidze, che si prende la rivincita per la sconfitta di due anni fa, quando fu il 31enne di Mezzocorona a trionfare ai punti. Dopo quella vittoria, Vettori subì una punizione pesantissima da Jared Cannonier. Lo statunitense inflisse una scarica di 257 colpi sull’italiano, capace di resistere e di confermare la sua più grande qualità: un mento solidissimo, senza paragoni nei pesi medi attuali. Nessuno lo ha messo ko in carriera e l’impresa di buttarlo giù non riesce nemmeno a Dolidze, un fighter solido, dotato di un buon grappling con l’aggiunta di uno striking che ha prodotto otto vittorie prima del limite in carriera.
Un avversario pericoloso, ma alla portata. Vettori non approccia male al match, ma nel primo round c’è poco. Marvin tenta di prendere l’iniziativa, sfoderando anche qualche high kick, ma niente che possa impensierire un attento Dolidze. Entrambi sono bravi nella lotta a terra, ma l’incontro si disputa in piedi: a referto va un solo tentativo di takedown da parte del georgiano, abilmente respinto da Vettori. Dalla seconda ripresa è Dolidze però ad uscire meglio negli scambi. Alcuni sono puliti e duri, Vettori li assorbe come sa fare solo lui nella divisione. Il round migliore dell’italiano è il terzo ed è l’unico 10-9 dei cartellini dei tre giudici. Una sorpresa.
Da Marvin, nel sesto main event in carriera (con più abitudine quindi a combattere sulle cinque riprese), ci si aspettava un ritmo più alto nei round finali. E invece è Dolidze a salire di livello. Piazza colpi che nel cartellino hanno un peso: Marvin resiste, trova la misura (come dimostra il segno sotto l’occhio sinistro del rivale), ma non riesce fino in fondo a togliere l’iniziativa al georgiano. Sono i numeri a premiare il 36enne: 37 colpi a 31 nella quarta ripresa, 38 a 30 nella quinta. La vittoria è chiara e pulita. E costringe Vettori ad un ridimensionamento. Attualmente è ottavo nella classifica e il best ranking al 2° posto è un lontano ricordo. Dovrà ripartire dal basso, contro avversari in rampa di lancio e meno prestigiosi. C’è margine per risalire: Vettori ha 31 anni, cinque in meno di Dolidze che sta vivendo ora il miglior momento della carriera. C’è tempo per rilanciarsi.