Fino a tre anni fa sembrava essere un supereroe imbattibile. Israel Adesanya oggi invece appare fragile, debole, demotivato. L’ex campione UFC dei pesi medi è stato battuto per ko al secondo round dal francese Nassourdine Imavov. Un fighter forte, fortissimo, ma che in carriera è stato sconfitto quattro volte. Insomma, la sfida apparecchiata da Dana White per il leggendario nigeriano sembrava poter essere una scorciatoia per il ritorno ad alti livelli dopo le sconfitte contro Sean Strickland e Dricus du Plessis. E invece la serata di Riyadh si è tramutata in un nuovo incubo. Quarta sconfitta nelle ultime cinque: se non è il preludio di un ritiro, è di certo l’uscita di scena (definitiva?) dai piani altissimi del ranking dei pesi medi, la stessa divisione del nostro Marvin Vettori, battuto due volte da Adesanya. Ma quello era un altro ‘Izzy’, lontano parente della versione vista negli ultimi mesi.
Non era un match come gli altri per Adesanya. Per la prima volta dal 2019 (vittoria contro Anderson Silva) il nigeriano è salito sull’ottagono senza un titolo in palio. La cintura dei pesi medi – che lui ha difeso sei volte, prima della sconfitta (la prima) contro il suo storico rivale, Alex Pereira, poi sconfitto nella rivincita – ora è nelle mani di Du Plessis, che nella prossima settimana incrocerà stinchi e guanti contro Strickland. Il vincitore a questo punto potrebbe vedersela proprio contro Imavov, che viene da quattro successi di fila. La svolta oggi è arrivata allo scoccare dei trenta secondi nel secondo round: dopo un’azione interlocutoria col mancino, il francese sfodera un gancio destro che spegne la luce ad Adesanya. L’ex campione frana a terra e inizia l’opera di colpi che fa da prologo allo stop dell’arbitro.
IL FUTURO DI ‘IZZY’
La domanda è lecita: quale futuro per uno dei più dominanti fighter della storia della UFC? Adesanya a luglio compirà 36 anni e, come detto, farà fatica a guadagnare di nuovo una chance per il titolo. Lo scorso agosto aveva smentito ogni voce su un possibile ritiro, ma pochi mesi dopo ha ammesso che non lo vedremo sul ring a 40 anni. Servono stimoli, oltre i soldi. E Adesanya è un personaggio pop, che ha un futuro garantito al di fuori dell’ottagono. Difficile immaginarlo nella veste di avversario prestigioso da usare come carne da macello per fighter giovani in rampa di lancio. Se servono stimoli, uno può darglielo Marvin Vettori. “L’unica possibilità per Adesanya di vincere un combattimento è combattere contro di me”, ha scherzato sui social dopo l’incontro di stasera. L’italiano è un altro dei suoi rivali storici. È vero che ha perso due match su due contro ‘Izzy’, ma è anche vero che in entrambe le occasioni Marvin è uscito a testa alta: nel primo incontro (risalente al 2018) il match finì per split decision, mentre nel secondo (vinto nettamente ai punti dal nigeriano) il fighter di Mezzocorona ebbe una clamorosa occasione a terra con un tentativo non riuscito di sottomissione. Anche Vettori ha bisogno di rilanciarsi dopo la sconfitta durissima contro Cannonier del giugno 2023. Il riposo è stato lungo, ma l’attesa è finita: il 15 marzo sfiderà Roman Dolidze, numero 10 del ranking. Poi, a seconda dell’esito, si apriranno altri scenari. Il più affascinante porta ad un terzo atto contro un veterano oggi demotivato e fragile, ma con una carriera leggendaria.