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“Non esistono superstar in questo business“. Ha esordito così Alessio Di Chirico che nella notte di Abu Dhabi risponde a tutti. In primis a Joaquin Buckley, che nel face-off lo aveva provocato: “Hai già paura?“. Altro che paura. Ma anche a chi lo aveva da anni invitato a trasferirsi negli Stati Uniti per seguire l’esempio di Marvin Vettori. Come Marvin, Di Chirico fa l’impresa. Contro Joaquin Buckley, atleta in ascesa e reduce dal ‘Ko of the year 2020’ inflitto a Impa Kasanganay. All’atleta romano è bastato un round dopo 2’12’’ per imporsi. Prima assesta un paio di low kick che si fanno sentire e pesano sulla sicurezza dell’avversario. Poi risolve il match con un high kick tra la sorpresa generale. Dopo tre sconfitte consecutive, Di Chirico guadagna una vittoria che scaccia paure e regala convinzioni. L’ultima giocata da campione nell’intervista post vittoria, tra le lacrime: “Sono contento che volete intervistarmi. Ma in questo sport va ascoltato anche lo sconfitto“. Insomma, semplicemente Alessio.
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