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“Sono preoccupato per la questione dei tecnici militari. E l’ho manifestato in un incontro con il ministro Abodi. E’ urgente che si chiarisca la situazione perché abbiamo tecnici che non possiamo utilizzare, che non possiamo pagare da luglio perché non sappiamo come pagarli”. Così Angelo Cito, presidente della federazione italiana Taekwondo, durante il Consiglio Coni, parlando della norma inserita nell’ultimo decreto correttivo della riforma dello sport che sta impedendo alle federazioni di poter sottoscrivere con i tecnici appartenenti ai gruppi sportivi militari un regolare contratto di collaborazione per le loro prestazioni svolte nell’ambito degli staff tecnici nazionali.
“Tutto lo staff tecnico della nazionale non può essere usato in un periodo delicatissimo perché a dicembre si chiudono le qualificazioni – ha aggiunto – La situazione è seria, la norma è scritta male e va corretta. Qualcosa non ha funzionato, ma vorrei che anche altre federazioni si interessassero”. Sul tema è intervenuto anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò che ha concluso: “Non siamo preoccupati, di più. Siamo a fine ottobre e abbiamo i Giochi a luglio, siamo nel pieno della preparazione olimpica. E’ una follia, ma io sono convinto che Abodi sia il primo a essere sorpreso, in buona fede, di questa storia”.
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