Stesso cognome, stessa famiglia, destini agli antipodi. Najim Laachraoui è sulle prime pagine di tutti i giornali del pianeta: è l’artificiere degli attentati terroristici del 13 novembre scorso, che hanno sconvolto la città di Parigi ed è il kamikaze che si è fatto esplodere per secondo all’Aeroporto di Zaventem, facendo piombare il Belgio nel terrore. E poi c’è il fratello, Mourad Laachraoui: 21 anni, diplomato in Elettronica, ha recentemente vinto la medaglia d’argento al Mondiale di taekwondo, nella categoria -54kg (dopo già due bronzi internazionali ed un argento all’ultima Universiade) ed ora rappresenterà il Belgio all’Olimpiade di Rio de Janeiro.
“Condanno fermamente quello che ha fatto e gli attentati in cui è coinvolto in Belgio e Francia“, ha detto Mourad del fratello. “Sono spaventato e sopraffatto dall’accaduto“.
La famiglia Laachraoui è di origine marocchina e si è trasferita in Belgio, a Bruxelles, nel quartiere di Schaerbeek, uno dei quartieri ghetto della città. Mourad e la famiglia non avevano più notizie da tempo di Najim, da quando era partito per la Siria, per evidentemente seguire le strade del fondamentalismo islamico e dell’ISIS. Se Mourad si è diplomato in Elettronica, il fratello è stato descritto come un allievo modello di un istituto cattolico.
Chissà se Mourad, dopo l’immenso dolore causato dal fratello al Belgio, potrà restituire uno spiraglio di felicità al suo paese con una medaglia olimpica, per la quale ora è certamente tra i favoriti.