Sport di combattimento

Mattia Faraoni stella di Oktagon al PalaTiziano: “È un bel momento per la kickboxing”

Mattia Faraoni alla presentazione di Oktagon
Mattia Faraoni alla presentazione di Oktagon

Trentaquattro fighter, ventidue dei quali italiani, in un evento che propone diciassette sfide di alto livello, con 10 paesi rappresentati e tre titoli mondiali ISKA di kickboxing in palio. È lo spettacolo di Oktagon Tsunami, che torna a Roma in occasione della sua 27esima edizione. L’appuntamento è per sabato 29 giugno (alle 17:30 l’inizio dei preliminari, alle 19:40 la main card in diretta su Dazn) in un Palazzetto dello Sport che è stato restituito ai cittadini romani ormai da quasi un anno. Previsti tre match di Mma, ma il focus è ovviamente sulla kickboxing, a partire dal padrone di casa e campione del mondo, Mattia Faraoni che al PalaTiziano dovrà difendere la cintura ISKA (categoria fino a 95 kg) contro il romeno Danut Hurduc, soprannominato ‘The Happy Killer’.

Kickboxer e pugile (è stato anche campione italiano dei massimi leggeri), il romano classe 1991 è la stella dell’evento, grazie alle ultime vittorie (su tutte quella su Bogdan Stoica) e ad un seguito incredibile sui social. “Facciamo numeri da Serie A, ma dobbiamo ancora far interiorizzare questa cultura degli eventi”, ha detto Faraoni nella conferenza stampa di presentazione di Oktagon. “In ogni caso la kickboxing sta vivendo un momento positivo. Stiamo riportando l’utenza non di nicchia nei palazzetti e per noi è un motivo d’orgoglio. Combattere il sabato e sentire il lunedì il barista o il carrozziere parlare dell’evento non è scontato. Poi è chiaro che non siamo in competizione con il calcio che è una fede. A maggior ragione nel centro sud, dove si è molto calciofili. Cambiare una cultura non è facile. La Roma al debutto di Dybala fece sold out per un’amichevole estiva all’Olimpico…”, ha detto il fighter romano, che è un noto tifoso giallorosso.

Sul ring Faraoni dovrà vedersela con un avversario di livello: Hurduc, 33 anni, ha vinto 46 incontri su 52. “Non svelo il game plan, ce l’ho in testa ed è la bozza iniziale, ma noi pratichiamo uno sport di circostanza, di situazione, nel senso che se metti a segno o ricevi un colpo inatteso, devi essere pronto a cambiare. Le caratteristiche del mio avversario? Stoica era più potente, con 3-4 colpi e pausa. Lui ha meno potenza ma ha più continuità e cerca di mettere più pressione con ganci e low kick. Ha un pregresso da pugile e utilizza molto il pugilato. Sono dinamiche che posso affrontare con il mio stile, poi al termine di ogni ripresa andrò all’angolo e sentirò quel che hanno da dire i maestri. Un angolo lucido è importante soprattutto se hai un bagaglio tecnico ampio”, aggiunge Faraoni.

Secondo Carlo Di Blasi, fondatore e organizzatore di Oktagon, “si sente l’atmosfera del grande evento ed è la più grande soddisfazione”. Il numero 1 di Fight 1 vede “una magica intesa, istituzionale prima di tutto, grazie anche a Mattia Faraoni, non solo per i suoi valori sportivi, ma anche per come è riuscito con i suoi programmi a spiegare meglio di tanti discorsi il valore sociale sportivo ed etico di queste discipline”. E ancora: “Vogliamo arrivare alle famiglie, vogliamo che i bambini imparino il gioco del coraggio, del non avere paura. Si è parlato dei paragoni col rugby, ma noi non abbiamo bisogno del terzo tempo, perché i fighter a fine match si abbracciano ed è sempre stata una cosa normale. Riguardo l’evento, è dal 2018 che non vedevo una card così”, aggiunge Di Blasi.

Presente in conferenza stampa Alessandro Onorato, Assessore allo Sport del Comune di Roma: “Avevo fatto una promessa nel 2022, cioè che avremmo riaperto il palazzetto e pochi ci credevano. Siamo super felici di averlo fatto e che oggi sia gestito bene e siamo felici che un grande atleta, un beniamino della nostra città possa difendere la propria cintura qui. Ringrazio Carlo Di Blasi: vogliamo che in futuro sia la normalità ospitare Oktagon a Roma, non un evento speciale”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Alessandro Cochi, Delegato allo Sport della Regione Lazio: “Quando si tratta di politiche sportive, si dovrebbe marciare sempre insieme per far sì che Roma torni capitale di tutte le discipline”.

IL PROGRAMMA

PRE CARD

Dalle 17:30, Leonardo Caputi vs Samuele Andolina (Fight Code Rules, 3×3, -59 kg)

A seguire, Andrea Storai vs Gino Coriolano (Fight Code Rules, 3×3, -78kg)

A seguire, Riccardo Allena vs Antonio Mosca (Fight Code Rules, 3×3, -70kg)

A seguire, Alessandro Farina vs Simone Musmeci (Fight Code Rules, 3×3, -65kg)

A seguire, Tommaso Spampinato vs Fabio Zeccola (Fight Code Rules, 3×3, -60kg)

MAIN CARD

Dalle 19:40, Simone Manno vs Tiziano Ferranti (Mma, 3×5, -70,3kg)

A seguire, Francesco Fornasieri vs Samuel Donato (Mma, 3×5, -70,3kg)

A seguire, Michele Clementi vs Aleksandar Coti (Mma, 3×5, -61,2kg)

A seguire, Domenico Lomurno vs Aito Suenaga (Fight Code Rules, 3×3, -63.5kg)

A seguire, Roberto Oliva vs Aito Kanda (Fight Code Rules, 3×3, -67kg)

A seguire, Paolo Cannito vs Hamada Azmani (OR, 5X3, -57kg)

A seguire, Mustapha Haida vs Jamie Bates (Fight Code Rules, 3×3, -77kg)

A seguire, Petrisor Alin Calin vs Hamza Imane (OR, 5X3, -70kg)

A seguire, Martine Michieletto vs Eva Guillot (Fight Code Rules, 3×3, -57kg)

A seguire, Taras Hnatchuk vs Davit Kiria (Fight Code Rules, 3×3, -72.5kg)

A seguire, Yuri Farcas vs Bruno Suzano (Fight Code Rules, 3×3, -95kg)

A seguire, Mattia Faraoni vs Danut Hurduc (Fight Code Rules, 5×3, -95kg)

SportFace