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Prendi un profilo social e scopri il fighter che c’è dietro. Ecco, quando Marvin Vettori lo scorso 5 giugno, in piena preparazione per il prossimo match contro Jared Cannonier, ha pubblicato su Instagram una sua foto nella splendida cornice dello Zion National Park, i compagni di allenamento si sono divertiti a prenderlo bonariamente in giro: “Un raro giorno di riposo”, scrive nei commenti lo sparring partner Jason Manly; “Sta facendo un’escursione, non si sta riposando”, scherza l’ex kickboxer Dewey Cooper. Insomma, Marvin Vettori può piacere o meno ai fan americani, ma di certo non ha – e mai avrà – la nomea del pigro o di scarso professionista. Non è poco. Il fighter italiano non ha mai mancato un peso, né ha rifiutato una combinazione di incontri, accettando spesso avversari con un margine di tempo minimo per adattare la preparazione (vedi Holland dopo il forfait di Till). E questo agli occhi dei veri appassionati ha un peso rilevante.
CANNONIER – Domenica mattina (06:00, ora italiana) allo Ufc Apex di Las Vegas il fighter italiano sfiderà un avversario durissimo come Jared Cannonier, 39 anni portati benissimo sull’ottagono. La vittoria di marzo 2023 contro Roman Dolidze ha permesso a Vettori di rilanciarsi dopo la sconfitta contro Robert Whittaker e di sperimentare una nuova versione di sé stesso (con un training camp in Thailandia alle spalle). Per i dati ufficiali, Vettori in quell’occasione ha messo a segno 38 dei 40 leg kick tentati. Una rivoluzione del suo modo di stare nell’ottagono in tutto e per tutto. Adesso contro Cannonier arriva un nuovo test per Marvin, che però in questi anni ha dimostrato di essere un instancabile lavoratore, desideroso di esplorare nuovi orizzonti, senza cullarsi nella comfort zone. Un’attitudine e un merito, ma anche una necessità in un mondo camaleontico come quello della Ufc. All’orizzonte c’è la possibilità di una nuova chance titolata, o persino la suggestiva ipotesi della sfida contro Khamzat Chimaev (che salirebbe nei medi).
FUTURO – Comunque vada è difficile immaginare in un futuro prossimo l’incontro con il campione Adesanya, che ha già battuto Vettori (due volte, una per la cintura) e Cannonier. Tradotto: la Ufc per ora dà priorità a Whittaker (anche lui già sconfitto in due circostanze da Adesanya, ma con dei successi ai danni sia di Marvin che di Jared) o ad un match up tutto nuovo (Du Plessis). E poi c’è Chimaev che recentemente ha anche sfidato pubblicamente Vettori, rilanciando la sua ambizione titolata nei pesi medi. Il match contro uno dei fighter più in vista del panorama delle Mma è un’ipotesi affascinante per l’italiano, che vedrebbe arrivare visibilità e (tanti) soldi. “Sono sempre disponibile a dargli il benvenuto”, ha risposto Marvin Vettori in conferenza stampa sulla possibilità di incrociare i guantini con il ceceno: “Non ho mai rifiutato nessun combattimento, non mi sono mai ritirato da alcun confronto, quindi datemi anche lui sono pronto”. Appunto.
COME IL 2020 – In ogni caso prima c’è da battere Cannonier, uno che su quindici vittorie, ne ha ottenute dieci per ko. Vettori ha dimostrato di avere un mento granitico, ma non dovrà sottovalutare i ganci dell’americano e soprattutto dovrà fare affidamento sulle sue potenzialità a terra. La vittoria per sottomissione manca dal 2020 contro Karl Roberson, che in quell’occasione si era presentato sulla bilancia con un peso al di sopra del limite consentito. Marvin, impeccabile nella preparazione, non si scompose e fece il suo. Fu la vittoria della svolta, quella che gli permise di alzare l’asticella. Pochi mesi dopo venne quella che forse resta tutt’ora la sua impresa più spettacolare: contro Jack Hermansson in chiusura di un 2020 da incorniciare. Anche in quel caso aveva accettato la sfida con appena una settimana di preavviso. Sembrava una follia per chiunque, ma per un instancabile lavoratore era ordinaria amministrazione.
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