Battuta d’arresto per Mattia Faraoni nella sua strada verso i vertici mondiali della kickboxing. L’atleta azzurro è uscito infatti sconfitto dal confronto con il cinese Rui Feng a Tokyo, nei quarti di finale del K-1 World Grand Prix 2024. Il romano classe ’91 ha combattuto un match intenso e sul filo dell’equilibrio, al termine del quale entrambi gli sfidanti avevano diverse ragioni per pensare ad un successo. Alla fine però a prevalere è Feng, che rimane dunque imbattuto e si aggiudica così la semifinale. Il verdetto dei giudici ha sorriso al cinese: due su tre gli hanno infatti assegnato la vittoria, mentre il terzo ha optato per un pareggio, che ha decretato così la sconfitta di Faraoni.
Va ricordato che Faraoni, campione mondiale ISKA nella categoria -95 kg, ha combattuto in una categoria di peso superiore (open e cioè oltre ai 100 kg) e contro un avversario molto quotato come Rui Feng. La sconfitta all’esordio in questa Final Eight non cancella però quanto di buono fatto dall’azzurro negli ultimi mesi, che ci riproverà nei prossimi eventi. Il romano si è laureato campione del mondo ormai due anni fa, il 26 novembre 2022, quando proprio a Roma riuscì a sconfiggere l’australiano Charles Joyner.
Mattia Faraoni ha poi difeso la cintura di campione in altre tre occasioni: il 25 marzo 2023 contro il portoghese Luis Morais, incontro vinto per decisione unanime, e successivamente il 18 novembre 2023 all’Oktagon 2023 di Torino, in cui ha battuto il romeno Bogdan Stoica. La più recente difesa del titolo è arrivata infine il 30 giugno scorso all’Oktagon Tsunami, in cui sempre a Roma ha avuto ragione ai punti sul romeno Danut Hurduc.
Mattia Faraoni e la parentesi YouTube
Negli ultimi anni, il kickboxer ha anche realizzato diversi video su YouTube in compagnia dell’amico Simone Cicalone, in cui raccontano le difficili condizioni di vita nelle periferie d’Italia. Insieme hanno anche pubblicato un libro, edito da De Agostini e intitolato “Quartieri criminali – Storie di riscatto dalle città degli ultimi”. Come hanno raccontato i due autori, si tratta di un’indagine che vuole gettare luce sulle realtà più difficili d’Italia e sulle vite di chi ci abita.
Fuori all’esordio anche Claudio Istrate
Termina subito il torneo giapponese anche per il romeno naturalizzato italiano Claudio Istrate: il Grizzly di Fiume Veneto è stato infatti squalificato nel proprio sfortunato match contro il padrone di casa Shota Yamaguchi. Istrate, campione europeo ISKA, ha messo sul ring una prestazione dominante, surclassando a tratti il suo avversario con una combinazione di colpi che lo ha mandato al tappeto. Fatale però l’ultimo gancio di Istrate, che ha colpito il giapponese alla nuca, zona vietata dal regolamento e che è costata così la sconfitta all’italo rumeno.