Trovare la motivazioni dopo la quinta medaglia d’oro olimpica nel caso di Teddy Riner non è difficile, anzi è scontato. L’1 e il 2 febbraio 2025 andrà in scena il Grand Slam di judo a Parigi e il più atteso ha risposto presente: la leggenda del judo, cinque volte campione olimpico, oltre a due medaglie di bronzo, tornerà a gareggiare nella categoria +100 kg con l’obiettivo di iniziare il percorso verso Los Angeles. Riner è tornato ad allenarsi, ma sabato non sarà a Montpellier per la Coppa dei Campioni per Club. Il motivo è legato alla sua situazione contrattuale visto che sono ancora in corso le trattative in vista di un prolungamento del suo contratto (scaduto il 31 agosto) con il PSG, la sezione judo della polisportiva nota per il club calcistico di Ligue 1. Le discussioni tra lui, i suoi agenti e i dirigenti del PSG sono ancora in corso e riguardano in particolare i suoi diritti d’immagine. L’idea, secondo L’Equipe, potrebbe essere quella di un rinnovo di quattro anni e non più di un prolungamento biennale, come era stata abitudine dal 2017. Al di là dell’aspetto contrattuale, la sua assenza dall’incontro continentale non è comunque una grande sorpresa, visto che a 35 anni è normale allentare leggermente i ritmi di attività nella stagione post-olimpica.
Dai 154 incontri senza perdere fino al ruolo di tedoforo
Riner – che al PSG ha mosso i suoi primi passi – diede vita nel 2017 al nuovo progetto della scuola judo interna alla polisportiva parigina, rilanciandone la storia sul tatami grazie ad altri tre titoli mondiali (undici ori iridati per lui) vinti tra il 2017 e il 2023. Parigi 2024 sembrava l’ultima chance per vedere all’opera il leggendario judoka, ma Riner ha deciso di estendere la sua carriera con l’obiettivo di partecipare ai Giochi di Los Angeles 2028. La sua carriera parla per lui. Fu imbattuto per quasi dieci anni, per 154 incontri. Una serie che terminò proprio al Grande Slam di Parigi del 2020 quando perse contro il giapponese Kokoro Kageura. Poco male, perché è alle Olimpiadi che Riner ha scritto pagine indelebili di storia: bronzo a Pechino 2008, poi l’oro a Londra 2012 e il nuovo trionfo a Rio De Janeiro nel 2016. Quindi l’oro nella gara a squadre e il bronzo nei +100 kg a Tokyo 2020, prima degli altri due successi, quello nell’individuale e nella gara a squadre a Parigi. La chiusura perfetta di una rassegna a cinque cerchi che lo ha visto anche prendere parte alla cerimonia d’apertura in veste di ultimo tedoforo assieme a Marie-José Pérec. Sembrava quella l’occasione naturale per ritirarsi a 35 anni, ma Riner ha ancora fame di trionfi. Intanto, però prosegue anche la sua carriera in tv. Dopo aver condotto The Race of Champions su France Télévisions nel 2019, il cinque volte campione olimpico sarà il volto anche dell’adattamento francese del reality L’amore è cieco per Netflix. Un appuntamento in coppia visto che sua moglie, Luthna Plocus sarà la co-conduttrice.
Gli altri protagonisti al Grand Slam
La Federazione francese ha annunciato i convocati nel primo pomeriggio di oggi. Nella lista figura anche Clarisse Agbégnénou, che si è dovuta accontentare del bronzo individuale alle Olimpiadi di Parigi dopo l’oro di Tokyo nel 2021. La sei volte campionessa del mondo è iscritta nella categoria -70 kg, e non in quella -63 kg, la divisione nella quale ha collezionato i suoi trionfi olimpici. Presenti anche Romane Dicko (+78 kg) e Shirine Boukli (-48 kg), entrambe medaglie di bronzo quest’estate. Assenti le tre olimpioniche Sarah-Léonie Cysique (-57 kg), Madeleine Malonga (-78 kg) e Amandine Buchard (-52 kg). Peraltro quest’ultima ha anche avviato una carriera parallela nel rugby firmando per lo Stade Français. L’obiettivo anche per lei è Los Angeles, tenendosi stretta la propria arte marziale, ma cercando un posto anche nella nazionale femminile di rugby a sette. Sarebbe un obiettivo storico, quasi quanto vincere sei ori olimpici.