Dopo una lunga serie di udienze, la Corte d’Appello di Vienna ha confermato oggi la condanna dell’ex campione austriaco di judo Peter Seisenbacher, 59 anni, per abuso sessuale su minori. Seisenbacher, che vanta un passato da oro olimpico a Los Angeles 1984 e Seul 1988, era stato dichiarato colpevole di tutte le accuse rivoltegli, inclusa quella di stupro aggravato su due giovanissime vittime, e ora il tribunale dovrà esprimersi circa la validità della pena di cinque anni di reclusione. Una delle giovani ragazze, che all’epoca aveva solo 9 anni, ha confessato di aver ricevuti abusi per tre anni, la seconda al tempo dei fatti ne aveva 13. Una terza vittima aveva portato all’attenzione della giustizia un tentativo di aggressione sessuale durante un campo estivo a 16 anni. Tutte facevano parte di squadre che Seisenbacher allenava, tra gli allievi, in raduni tra il Canada e la Corea del Sud. L’ex campione non era comparso al primo processo nel dicembre 2016 ed era stato oggetto di un mandato di arresto internazionale. Fuggito in Ucraina, era riuscito a far perdere le sue tracce. Tutto questo fino a quando l’ex judoka ha tentato di entrare in Polonia con un passaporto falso. Da lì è stato arrestato, ha affrontato il processo e, in seguito, è arrivata la condanna.