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Il Tas di Losanna annulla la sanzione nei confronti dell’Iran per l’increscioso episodio accaduto nell’estate del 2019 e che aveva portato alla sospensione da tempo indeterminato della federazione a ottobre dello stesso anno. Un atleta iraniano, Saeid Mollaei, durante i Mondiali di Tokyo aveva rifiutato di combattere contro un rivale israeliano, Sagi Muki, per motivi politici. Un caso spinoso dal punto di vista diplomatico, inizialmente risolto con la pesante sanzione inflitta dalla IJF dopo l’ammissione dell’atleta che però parlo di forti pressioni da parte della federazione del suo paese.
Il Tas, con la sentenza arrivata oggi, ritiene che si tratti di una violazione delle regole, ma che la sospensione a tempo indeterminato non sia la soluzione giusta dal punto di vista giuridico. E intanto gli atleti iraniani puntano a questo punto a ritornare a Tokyo, stavolta alle Olimpiadi. L’Iran considera Israele “Grande Satana” e non ne riconosce l’autorità infliggendo punizioni a chi non si dovesse mostrare dello stesso avviso, ma questo sembra passare in secondo piano nel mondo dello sport, che come al solito ha le sue regole.
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