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Il secondo giorno del Grand Slam di Antalya è stato un giorno da incorniciare per il mondo del judo italiano, grazie alla figura di Manuel Lombardo. Il classe 1998, nonostante un inizio tortuoso, alla fine ha trionfato e si è portto a casa la medaglia più prestigiosa nella categoria dei 73 kg. Un trionfo che mette definitivamente da parte un periodo abbastanza complicato per l’atleta piemontese.
Il cammino di Lombardo in quel di Antalya è stato entusiasmante, senza nessun tipo di grossa complicazione. Cinque vittorie per punteggio tecnico (4 ippon, 1 waza-ari) prima del trionfo in Finale per squalifica dell’avversario. Questa la mappa che Lombardo ha dovuto attraversare per vincere: in ordine, il piemontese ha eliminato l kuwaitiano Naser Almutairi, l’austriaco Samuel Gassner (unico incontro finito al Golden Score, comunque dopo soli 14″ supplementari), lo statunitense Jack Yonezuka, il temibile spagnolo Salvador Cases Roca (con doppio waza-ari) ed in semifinale il n.2 al mondo Hidayat Heydarov.
In finale poi è stato il momento della sfida contro Tsogtbaatar Tsend-Ochir (Campione del Mondo e bronzo olimpico in carica) nella riedizione della semifinale dell’ultimo Mondiale, persa quella volta da Lombardo. Questa volta il classe 1998 piemontese è riuscito ad avere la meglio sul suo avversario, squalificato per aver sventato la proiezione del nostro portacolori appoggiando la testa sul tatami.
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