
Magomed Ankalaev - Foto Mikael Ona/ZUMA Press Wire/Shutterstock
Di etnia avara come Khabib, ma senza numeri ‘alla Khabib’ nella lotta. Magomed Ankalaev ha riportato il Daghestan sul tetto della UFC, che ora ha due campioni dalla regione russa: il 32enne, fresco di vittoria su Alex Pereira nei massimi leggeri, e Islam Makhachev, leader della squadra di Khabib, campione dei pesi leggeri. Makhachev e Ankalaev però non si allenano insieme. Il viaggio di Magomed inizia dalla Dagestan University, dove iniziò a praticare lotta greco-romana. Successivamente ha lavorato nel Fight Club Akhmat, team che ha cresciuto un altro talento come Khamzat Chimaev. Lavora con gli allenatori Sukhrab Magomedov e Alibatyrov Shamil in Russia, ma in America perfeziona la preparazione con Eric Nicksick nel team Xtreme Couture. Nel suo cerchio magico c’è però un nome grosso che unisce Ankalaev a Khabib. Si tratta del manager Ali Abdelaziz (che ha gestito gli affari di Nurmagomedov e gestisce quelli di Makhachev), apparso sorridente sull’ottagono dopo la vittoria del suo assistito.

Manager a parte, le note in comune con Khabib sono finite. I rapporti sono molto cordiali, come testimonia il tweet di congratulazioni da parte dell’ex campione dei pesi massimi leggeri (“Congratulazioni fratello, hai fatto la storia, è stata una prestazione incredibile contro un avversario molto forte”), ma i due non hanno mai lavorato insieme. Strano, ma non troppo. Pur essendo abile nella lotta (come dimostrato dall’87% di difesa da takedown), Ankalaev non ha mai vinto per sottomissione in UFC. Anzi perse il suo primo match in America a causa di una rear-naked choke. Negli ultimi anni ha quindi messo in mostra uno striking potente ed efficace. Ne sa qualcosa Johnny Walker, battuto per ko a Las Vegas nel gennaio 2024 in quello che fu un rematch di un no-contest per una ginocchiata illegale. Marcin Prachnio fu battuto per ko tecnico nel gennaio 2018 dopo un head kick devastante. Stessa sorte anche per il sudafricano Dalcha Lungiambula nel 2019, mentre il moldavo Ion Cuțelaba fu superato due volte prima del limite. Nel luglio 2022 fu Anthony Smith ad andare al tappeto. Ankalaev toccò per la prima volta i cinque round contro Jan Blachowicz, ma il verdetto fu un pareggio. Appuntamento solo rimandato per il titolo. La vittoria contro Pereira di sabato notte spalanca nuovi orizzonti. Prima però ci sarà il rematch da fare. Un esame in più per un daghestano atipico che preferisce i pugni alla lotta.
