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Quel “Sogno italiano” partito nel 2016 inizia ad assumere tratti sempre più concreti e nitidi. Marvin Vettori oggi è un fighter affermato in UFC, reduce dal match della svolta contro Hermansson a novembre e pronto ad un incontro contro Holland che può consacrarlo nei vertici del ranking dei pesi medi e forse renderlo più che appetibile anche per l’incontro titolato. Ma il successo parte lontano, precisamente da Mezzocorona, cittadina di poche anime, e che passa da Londra per arrivare a Las Vegas. Sportface.it intervistò Marvin Vettori nel maggio del 2016 quando il classe 1993 doveva ancora esordire in UFC: “Anche quando sono andato a Londra la mia giornata era incentrata esclusivamente sull’allenamento. Il lavoro rappresentava una parentesi necessaria solo per poter sopravvivere. Oggi fortunatamente sono riuscito a trasformare quello che era un grande sogno nella mia professione e spero di poter continuare a crescere come lottatore e come uomo”, ci disse (QUI L’INTERVISTA COMPLETA). Poi il debutto nell’agosto dello stesso anno in UFC con una vittoria nel primo round contro il brasiliano Uda che precedette la prima sconfitta contro l’altro verdeoro Carlos Juniors. La seconda e ultima sconfitta contro Israel Adesanya per decisione non unanime in un verdetto mai accettato e mai veramente chiaro e dai tanti strascichi che si trascinano sino ad oggi. Basti pensare che prima della sconfitta del nigeriano contro Błachowicz, Adesanya si presentò al peso con pizza e mano a ‘cuoppo’ in quello che da tanti fu interpretato come una frecciata all’Italia, o meglio all’italiano che dal canto suo l’ha nuovamente sfidato su Instagram: “Presto non potrai scappare, ti sto aspettando”.
Marvin Vettori è stato il quarto italiano ad arrivare in UFC dopo Alessio Sakara, Alessio Di Chirico e Ivan Serati. Ma Marvin è il più giovane nonché l’unico ad aver visto il suo volto stampato sul poster di un main event. Ora c’è Kevin Holland, reduce dalla sconfitta contro Derek Brunson solo venti giorni fa. Lo statunitense classe 1992 è soprannominato ‘Trail Blazer’ ma deve anche fare i conti col nickname di ‘Big Mouth’ per via della sua attitudine a parlare sull’ottagono con avversario e pubblico. Decimo nel ranking, quattro posizioni in meno di Marvin che cerca una vittoria per scalare ulteriormente la classifica e, chissà, garantirsi un ‘posto al sole’ nella corsa al titolo. Cinque round a Las Vegas in un main event da non perdere e che può segnare la storia delle mma italiane. Se contro Hermansson, l’italiano era lo sfidante, quello che all’ultimo decise di sostituirsi allo stesso Holland per tentare l’all-in contro un avversario più quotato, oggi è lui quello da battere, sulla bocca di tutti, anche di Darren Till che da giorni non fa che provocarlo sui social. In America ‘stare sulla bocca di tutti’ è cosa buona e giusta, Marvin lo sa. Ma l’attenzione mediatica deve essere accompagnata dai risultati e fin qui Vettori, con quattro vittorie consecutive, ci è riuscito al meglio. “The Italian Dream“, ora è il momento.
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