
Martine-Michieletto - Foto ufficio stampa Fight 1
Nata come atleta di muay thai, capace di imporsi nella kickboxing, con punti di riferimento anche nella boxe (Katie Taylor su tutti). Martine Michieletto è una delle star italiane del fighting e sabato 7 giugno sarà protagonista per la prima volta nella sua Valle d’Aosta, a Courmayeur, dove combatterà contro Sarah Moussadak in occasione di Oktaton. Un incontro ad alta quota, sicuramente un’occasione speciale per Martine che negli ultimi due anni è salita sul ring di Roma (dove ha battuto Eva Guillot) e Bangkok (dove ha perso contro la fortissima Jackie Buntan ma ha anche vinto contro Amber Kitchen).
“Sono da un lato molto contenta e dall’altro un filo agitata. Un evento di questa portata è la prima volta che si tiene in Valle d’Aosta: sono agitata perché ho un match tosto, ma sono anche emozionata”, ha ammesso ai microfoni degli organizzatori. “Appena c’è stata la notizia sono stata sommersa di valanghe di richieste di biglietti e mi fa molto piacere, perché si vede l’affetto della mia terra”.
Classe 1992, allenata da Manuel Bethaz. Inizia la carriera dilettantistica al termine del 2010 per poi passare ai Match da pro nel giugno del 2012. Oltre ad aver vinto il titolo ISKA di kickboxing e aver debuttato nella prestigiosa ONE, Martine è una stella anche del muay thai grazie alla vittoria del titolo mondiale WKU e aver trionfato ai campionati mondiali IFMA organizzati in Messico.
Ora un altro capitolo importante, proprio tra le mura amiche: “Sarà la prima volta a casa mia dopo quindici anni. Sono sempre stata abituata a combattere in palazzetti avversi, sono sempre stata io a combattere in casa di qualcuno. Ora sarà tutta un’altra storia”. Di fronte Sara Moussadak, descritta come “un’avversaria tosta e con un ottimo palmares, spero che sia un match combattuto ed esteticamente bello da vedere. Lei è un’atleta esperta, pulita nei movimenti e ci incastriamo bene come fighters”.
Nella carriera di Michieletto, c’è una striscia di quindici vittorie consecutive. Tra l’inizio e la fine del filotto due sconfitte: la prima contro Denise Kielholtz (“Avevamo richiesto la rivincita, ma non ci fu mai concessa anche per il suo cambio di disciplina. Dopo quel match il mio futuro è stato più luminoso ed è andata bene così”), la seconda con Buntan (“Una delle migliori al mondo e mi ha dato filo da torcere”). A marzo è tornata a fare quel che sa fare meglio: vincere. Lo ha fatto contro la tedesca Charly Glaser in occasione di The Arena a Campione d’Italia a marzo. Poche settimane dopo si torna a combattere, stavolta sul ring di casa. Un’emozione diversa dopo mille battaglie in giro per il mondo.