
Marvin Vettori - Foto Louis Grasse IPA
Nel dicembre 2020 accettò con un preavviso di una sola settimana di combattere contro Jack Hermansson, mentre pochi mesi dopo fu costretto in nove giorni a preparare la sfida contro Kevin Holland anziché contro l’infortunato Darren Till. Come se non bastasse nell’ottobre 2021 acconsentì al combattimento contro Paulo Costa nonostante il brasiliano avesse sforato il limite di peso per i medi. La generosità è una virtù, ma Marvin Vettori a 31 anni ha scelto di volere bene un po’ di più a sé stesso: i ritmi sono frenetici, i colpi presi tanti, c’è una carriera da gestire e salvare e soprattutto c’era un infortunio (alla spalla e al bicipite) che bisognava trattare con cura e calma, senza affrettare i tempi di recupero. Un tempo forse avrebbe spinto per rientrare più velocemente, ma il Marvin di oggi ha un’altra testa: sa quando fermarsi e quando no. Ecco perché domani sera contro Roman Dolidze il fighter di Mezzocorona tornerà sull’ottagono UFC a quasi due anni di distanza dall’ultima volta. Mai nella sua carriera aveva aspettato così tanto per combattere nuovamente, ma l’ultima sconfitta aveva imposto una pausa di riflessione. Nel giugno 2023 Marvin salì sull’ottagono contro Jared Cannonier, un fighter esperto, talentuoso, più anziano, ma non sul viale del tramonto. La punizione fu pesantissima: 257 colpi subiti, quasi cento in più di quelli portati a segno dall’italiano. Una scarica che avrebbe abbattuto chiunque, ma non Vettori, capace quantomeno di tenere fede alla fama di mento più duro della divisione.

Nessuno ha mai messo ko Marvin. Neanche Adesanya, quando ‘Izzy’ era al pieno della forma. La platea di appassionati ha spesso rimproverato Marvin di essere poco spettacolare e di non avere il colpo risolutore. Vero in parte, ma allo stesso tempo nella carriera di Vettori si ritrovano pietre miliari importanti: i 286 colpi scambiati con Hermansson (che finì al tappeto, senza però essere finalizzato) rappresentarono un primato assoluto per un match tra pesi pedi, proprio come furono un record gli undici takedown andati a segno contro Kevin Holland. Se si guarda alla sola Italia, poi, Vettori è già una leggenda delle arti marziali miste tricolori. Non è solo l’unico ad aver combattuto con un titolo in palio e in un main event (questo sarà il sesto), ma è anche l’italiano con più match disputati: 15, pari merito con Alessio Sakara, col quale ora c’è un’altra cosa in comune: la palestra.
Dopo aver speso gran parte della carriera sotto la guida della Kings MMA di Rafael Cordeiro ad Huntington Beach, in California e alla Xtreme Couture di Las Vegas, Vettori è approdato all’American Top Team in Florida, la stessa del romano. Una squadra nota per avere al suo interno altri nomi importanti, come quelli di Glover Teixeira e Dustin Poirier. Qui Vettori ha preparato il prossimo match contro una sua vecchia conoscenza: l’italiano ha infatti già battuto Dolidze due anni fa per decisione unanime. Da quel momento il georgiano ha perso un altro match (con Nassourdine Imavov), ma ha vinto due incontri di fila con Anthony Smith e Kevin Holland. Ha un ottimo grappling, ma ha anche inflitto cinque ko in Ufc. Un avversario difficile, ma alla portata. Il miglior modo per ricominciare a 31 anni. Marvin è più giovane di quattro dei sette fighter che lo precedono nel ranking. Il tempo c’è, va solamente gestito meglio.