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“Per troppi anni c’è stata una grande deresponsabilizzazione da parte della politica sullo sport. Questo ha portato alla situazione disastrosa in cui ci troviamo oggi. Come giustamente dice Malagò, dal punto di vista dei risultati, lo sport organizzato riesce a ottenere risultati inimmaginabili, e questo deve far riflettere. Io ho sempre sostenuto l’importanza del Ministero dello Sport come cabina di regia. C’è un tema di accessibilitĂ , perchĂ© tante famiglie non riescono a far praticare lo sport ai propri figli. Il rischio è che ogni volta che si parla di sport, ciò che viene anteposto è il valore economico. Un paese però non si valuta solo dal PIL, ma anche dall’indice di qualitĂ della vita. Bisogna capire quanto è importante l’attivitĂ sportiva”. Così il presidente del Cip, comitato paralimpico italiano, Luca Pancalli, nel corso del suo intervento al Forum “Osservatorio Valore Sport” allo stadio Olimpico: “Il mondo paralimpico è fatto da persone che hanno difficoltĂ . Fino agli anni ’60 l’aspettativa di vita di persone disabili a 5 anni era al 20%. Oggi questa aspettativa di vita è al 90%. Per chi pratica sport l’aspettativa è superiore dell’80% rispetto a chi non la pratica. Lo sport deve diventare, ideologicamente e politicamente, un modello per la costruzione di un welfare attivo per il futuro. Il nostro paese rischia di andare in grande difficoltĂ tra 25 anni, e se noi non riusciamo a incidere con prevenzione, non riusciremo a sostenere il sistema. Da qui l’importanza dello sport e di una politica che eserciti la propria funzione per mettere lo sport tra quelle politiche pubbliche su cui investire per avere un paese migliore”.
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