Ciclismo

Vuelta, pagelle diciassettesima tappa: Kaden Groves concede il tris e mette in ghiaccio la maglia verde

Kaden Groves
Kaden Groves - Foto LiveMedia/Andrea Amato

Una tappa interlocutoria, quella odierna, sulle strade della Vuelta. Dopo le salite affrontate ieri e in vista di un fine settimana certamente intenso, oggi il gruppo decide di controllare la corsa, permettendo a quattro fuggitivi di andare in avanscoperta per poi alzare il ritmo nel finale. Se ne incarica l’Alpecin, i cui sforzi vengono premiati. Sotto la pioggia di Santander arriva infatti il terzo successo di tappa di Kaden Groves, che riesce ad anticipare sul traguardo il ceco Bittner e il belga Braet.

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Kaden Groves: Voto 8 – L’australiano concede il tris in questa Vuelta. Un lavoro perfetto da parte sua e del team Alpecin, anche quando nei chilometri finali il gruppo sembrava disunito e forse non in grado di controllare i ripetuti attacchi che arrivavano. E invece nelle ultime centinaia di metri arriva il ricongiungimento e Groves riesce ad alzare di nuovo le mani al cielo. Sempre più sua la maglia verde dopo l’abbandono di Wout Van Aert.

Victor Campenaerts: Voto 7 – Il belga ci prova sempre e comunque. Anche sotto l’incessante pioggia che cadeva verso il traguardo di Santander, mentre il gruppo si preparava alla volata finale andando a riprendere i fuggitivi della prima ora, il corridore della Lotto Dstny scompiglia le carte in tavola e prova il tutto per tutto con un attacco dei suoi. Di poco non gli riesce l’azzardo, chiudendo in sesta posizione.

Max Poole: Voto 6.5 – Anche per lui vale più o meno il discorso fatto sopra per il collega belga. Abbiamo visto spesso il britannico in fuga nel corso di queste tre settimane, oggi non ci va, ma il modo di farsi vedere lo trova sempre anche lui nel finale.

I Big: SV – Era preventivabile una giornata di gestione da parte di chi nei prossimi giorni si giocherà il podio di questa Vuelta. O’Connor si gode un’altra giornata con la maglia rossa sulle spalle, ben consapevole che gli servirà un mezzo miracolo per tenerla fino alla fine. Ma l’australiano della Decathlon non deve guardarsi le spalle soltanto da Roglic, con Mas e Carapaz entrambi sotto i 2′ di margine in classifica.

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