Primoz Roglic da oggi è entrato ufficialmente nella storia della Vuelta diventando l’unico vincitore insieme a Roberto Heras di quattro edizioni differenti. “Sì cinque vittorie sarebbero belle (ride, ndr), ma non sono mai abbastanza… Ma quota quattro è già una follia”, ha scherzato lo sloveno della Red Bull-Bora-hansgrohe che ha chiuso al secondo posto la cronometro finale di Madrid, vinta da Stefan Küng (Groupama-FDJ) in 26’28”. “Oggi volevo chiudere i giochi. È stata dura, ma è andato tutto bene e sono felice. Küng? Sappiamo tutti che è forte in questo tipo di cronometro pianeggiante. Per questo ho cercato di darmi motivazioni aggiuntive, altrimenti sarebbe stata ancora più difficile. Ma voglio sicuramente congratularmi con lui, ha fatto un ottimo lavoro. È stato incredibilmente forte oggi”. Grazie a lui e Pogacar, la Slovenia ha vinto tutti e tre i Grandi Giri nel 2024: “Non ho parole, è incredibile. Ci sono molti sacrifici dietro. Non dipende solo da me. Io, la mia famiglia e tutti quelli che mi sono vicini ci sacrifichiamo molto. Apprezzo molto il supporto che ricevo”, conclude.