L’ultimo riposo è ormai alle spalle e alla Vuelta si fa sul serio verso il traguardo finale di domenica e con una maglia rossa che pare pronta a cambiare possessore. Primoz Roglic non deve fare molto, mantiene il suo ritmo sull’arrivo in salita di Lagos de Covadonga e sfrutta un Ben O’Connor che va quasi subito in difficoltà, perdendo altri 58″ dal corridore sloveno. Ora l’aussie ha solamente 5″ di margine da gestire e avrà bisogno di un mezzo miracolo nelle ultime tappe di questo fine settimana. A trionfare quest’oggi è stato Marc Soler, bravo a tentare un’altra volta la fuga e in grado poi di trovare l’attacco giusto nel finale.
ORDINE DI ARRIVO
CLASSIFICHE AGGIORNATE
Soler: Voto 8.5 – Non ci sarebbe potuta essere una vittoria più meritata. Terzo trionfo in carriera alla Vuelta, il primo dal 2022 per il corridore dell’UAE Team Emirates, spesso in fuga durante queste prime due settimane ma finora mai in grado di trovare il guizzo giusto verso il successo.
Roglic: Voto 6.5 – Meno brillante rispetto al solito, forse anche un po’ calcolatore dopo aver visto Ben O’Connor perdere contatto rispetto al suo gruppetto sull’ultima salita. Alla fine ha tutte le carte in regola per prendersi la maglia rossa da giovedì in avanti, e allora non consuma troppe energie nel finale, lasciandola per un’altra giornata sulle spalle dell’australiano.
O’Connor: Voto 5.5 – E insomma, l’epilogo che tutti ci attendiamo da ormai qualche giorno sta lentamente arrivando. L’aussie sull’ultima salita va subito in difficoltà sin dai primi chilometri, ma è bravo a mantenere il suo passo e a riuscire a limitare i danni senza crollar del tutto.
Zana: Voto 7.5 – Anche lui merita una citazione d’obbligo dopo l’ennesima tappa in fuga in questa Vuelta. Ce la mette tutta per arrivare al successo, è lui stesso un paio di volte a tentare l’allungo nell’ascesa finale, ma purtroppo Soler reagisce e l’azzurro non ha più nelle gambe la forza per rimanere in scia.
Frigo: Voto 6.5 – Come Zana, anche per lui non era certo la prima fuga di questa Vuelta. Coraggioso, anche perché consapevole di non essere certo uno scalatore del livello di alcuni suoi compagni d’avventura, ma non è mai domo ed è il primo a provarci quando inizia l’ultimo GPM.