Ciclismo

Vuelta 2024, equilibrio e incertezza sovrani dopo la prima settimana: occhi su Roglic, ma può succedere di tutto

Primoz Roglic - Foto Antonio Fraioli

Tempo di analisi e commenti al termine della prima settimana della Vuelta a Espana 2024, che dopo la durissima e spettacolare nona tappa a Granada si appresta a vivere il primo giorno di riposo. Una situazione inattesa quella che si trovano davanti corridori e addetti ai lavori, con l’equilibrio che sembra regnare sovrano tra incertezze, crisi, ritiri e attacchi da lontano che ridisegnano giorno dopo giorno la classifica generale.

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Con uno di questi attacchi Ben O’Connor si è preso con margine la maglia rossa e affronta il riposo con quattro minuti scarsi di vantaggio su Primoz Roglic. Proprio lo sloveno, dai più additato come favorito e “faro” della corsa, sta avendo difficoltà a controllare la situazione con la sua Red Bull Bora-Hansgrohe. Per due volte infatti si è formata una fuga molto numerosa, con al suo interno corridori pericolosi che hanno finito per guadagnare terreno importante. E’ il caso di O’Connor, ma anche di Richard Carapaz e Adam Yates, rientrati tutti in classifica con gambe, coraggio, lucidità tattica e anche un pizzico di follia.

La mancanza di una vera “corazzata” in corsa, sulla falsariga della Jumbo-Visma che lo scorso anno monopolizzò il podio con Kuss, Vingegaard e proprio Roglic, aumenta l’incertezza e conseguentemente anche l’interesse intorno alla Vuelta. L’impressione è che possa davvero succedere di tutto, con un percorso durissimo che sulla strada verso Madrid proporrà ancora tante tappe impegnative. Il tutto reso ancora più complicato dal caldo che sta attanagliando la Spagna, con temperature davvero elevate che stanno fiaccando la resistenza dei corridori.

Tra i più brillanti in questa prima settimana c’è stato sicuramente Enric Mas, che si trova forse davanti all’occasione della vita. Dopo tre secondi posti, lo spagnolo classe 1995 può cercare di elevarsi dal rango di eterno incompiuto. Un sogno che probabilmente coltiva anche Mikel Landa, per il quale però il primo podio alla Vuelta sembra essere obiettivo più realistico. Da capire poi cosa riuscirà a fare da capitano Adam Yates, che ha chiuso la settimana con il botto firmando la più bella impresa della carriera: fuga da lontano e oltre 50 km in solitaria per vincere a Granada e tornare a meno di un minuto dal podio. Dopo anni di gregariato di lusso per Tadej Pogacar, il 32enne britannico ha la sua grande occasione.

Chi invece ha già salutato i sogni di gloria è Joao Almeida, che dopo la grande partenza dal suo Portogallo sembrava poter sognare in grande. Il Covid ha però infranto i suoi sogni, costringendolo a lasciare la corsa anzitempo. Un destino avverso purtroppo anche per Antonio Tiberi, quarto in classifica fino a poche ore fa: il romano della Bahrain Victorious ha però accusato gravi difficoltà fisiche nella tappa di Granada, venendo anche lui costretto al ritiro. Dopo un bel Giro d’Italia, l’opportunità di un altro piazzamento importante è rimandato così al 2025.

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