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E’ una tappa esaltante la sesta della Vuelta 2023, arrivo in salita e pendenze durissime negli ultimi cinque km che vanno a modificare in modo radicale la classifica generale della corsa spagnola: ecco allora le pagelle di questa frazione in cui il gregario di lusso Sepp Kuss per una volta si prende in modo univoco la scena, andando a vincere al Pico de el Buitre in solitaria, infliggendo distacchi pesanti a tutti i big, compresi i suoi capitani Roglic e Vingegaard. La maglia rossa va però a Lenny Martinez, il francese che è il più giovane a indossarla, mentre Evenepoel va in difficoltà e perde circa trenta secondi dai più accreditati rivali. Di seguito i voti.
SEPP KUSS voto 10. E con la lode per l’americano, che dopo due anni torna a vincere in un grande giro, e se lo meritava per il servizio di gregariato offerto al Giro a Roglic e al Tour a Vingegaard: se i due fenomeni della Jumbo-Visma vincono è anche per merito suo, ed ecco però che si apre una questione: con vantaggi di oltre due minuti e mezzo sui due capitani e sui rivali, perché non puntare sulla generale? E ora può ubriacarsi.
LENNY MARTINEZ voto 9 E’ un predestinato e a 20 anni è il più giovane a indossare la maglia rossa. Eccezionale la sparata nel finale sulle pendenze durissime con cui si prende la maglia rossa, Groupama che può festeggiare. E ora, l’obiettivo è tenerla il più possibile.
ROMAIN BARDET voto 8 Il vecchio volpone non molla e si prende un terzo posto nella tappa tra le regine di questa Vuelta. Non abdica.
PRIMOZ ROGLIC e JONAS VINGEGAARD voto 7 Saranno davvero soddisfatti i due capitani della Jumbo Visma? Probabilmente sì, ma sono forse un po’ timidi. E ora il loro gregario Kuss ha un vantaggio monstre. Ma le cose si mettono bene per loro, visto che hanno quasi del tutto colmato il gap con Evenepoel.
REMCO EVENEPOEL voto 5 Giornata no per il fuoriclasse belga, cede la maglia rossa e forse non gli dispiace, e alla fine salendo col suo passo è a una trentina di secondi più indietro dai rivali, e su queste pendenze non è troppo. Ora però non può più lasciare secondi per strada se vuole puntare alla vittoria finale.
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