“Sono pronto ma non posso vincere, non prendiamoci in giro. Ho un chilo in più e qualche watt in meno. Non posso essere super già da subito. Ho venti giorni esatti di allenamento e non ho fatto altura. Non ho preparato la Vuelta perché non ho potuto farlo“. Vincenzo Nibali preperà il suo rientro alla Vuelta 2018 e si racconta in un’intervista esclusiva a ‘La Gazzetta dello Sport’. Lo ‘Squalo’ torna protagonista dopo l’infortunio ma in Spagna arriverà con pochi giorni di allenamento nelle gambe e con una condizione fisica non ancora ottimale: “È come andare a scuola senza avere preparato un’interrograzione. Certo, poi magari ti va bene che ti chiedano quelle due cose che sai. Certo, il chilo lo perdo in qualche tappa e i watt credo arrivino. Ci può essere il miracolo. Le risposte che ho avuto in allenamento sono buone e la crescita è graduale“. Proprio in base all’infortunio Nibali fissa i suoi obiettivi: “Vengo da un infortunio importante, cosa dovrò fare? Provare a tenere duro per la classifica e magari finire decimo o correre divertendomi pensando a vincere una tappa? Forse è meglio la seconda ipotesi“.
Poi il discorso sugli ‘altri’ e sui possibili favoriti della Vuelta: “Per me Quintana ha qualcosa in più di tutti. Ha fatto un Tour sottotono ma credo che qui arrivi preparato. Simon Yates per due settimane al Giro faceva paura. Aveva quasi messo in cassaforte a doppia mandata la maglia rosa poi è saltato. Chissà se è stata una cattiva gestione o una crisi, prima era stratosferico. Ma penso che anche Pinot possa essere l’uomo giusto. Team Sky? Bisogna vedere cosa vogliono fare. Kwiato mi pare sia uscito benissimo dal Tour e ha vinto in Polonia, occhio a lui“.