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Gianni Meersman vince la 5ª tappa della Vuelta a España 2016, 171.3 chilometri da Viveiro a Lugo. Il belga si conferma re dello sprint in questa prima settimana di corsa e conquista anche la maglia verde di leader della classifica a punti. Solo il nostro Fabio Felline (Trek Segafredo), al rientro ad alti livelli dopo un lungo infortunio, ha provato, invano, a contrastarlo. Il finale è stato caratterizzato da due brutte cadute, in una delle quali è rimasto coinvolto Steven Kruijswijk, costretto ad alzare bandiera bianca con una clavicola fratturata. Darwin Atapuma conserva la maglia rossa grazie alla neutralizzazione dei tempi. In un primo momento la giuria aveva assegnato la “Roja” ad Alejandro Valverde.
Il portoghese Tiago Machado vive una giornata da autentico protagonista. Il corridore della Katusha scatta nei primissimi chilometri in compagnia del francese Julien Morice (Direct Energie), che perde le ruote del compagno di fuga a circa 70 km dal traguardo. A quel punto Machado sfida in solitaria il gruppo, che però lo tiene a debita distanza, prima di riassorbirlo ai meno 15 dall’arrivo. Le squadre dei velocisti non possono certo farsi sfuggire la seconda occasione utile per arrivare allo sprint, in una corsa notoriamente avara di arrivi piatti e scontati. Nel finale Philippe Gilbert e Simon Clarke provano a lanciarsi all’attacco sfruttando uno strappetto a 2 km dal traguardo. Nulla di fatto. I ritmi folli dei chilometri conclusivi portano in dote due brutte cadute: nella prima rimane a terra il capitano della LottoNL-Jumbo Steven Kruijswijk con una clavicola probabilmente fratturata. La seconda, con il gruppo lanciato verso la volata, contribuisce a spezzettare il gruppo in vari tronconi. Gianni Meersman, ben pilotato da Zdenek Stybar, brucia in velocità il pur volenteroso Felline e si prende così il suo secondo successo alla Vuelta. Bello, comunque, rivedere il corridore piemontese nelle posizioni che contano.
Domani 6ª tappa. Si parte da Monforte de Lemos e si arriva a Luintra dopo 163.2 chilometri. È una frazione adatta a fughe da lontano. A 60 chilometri dal traguardo il GPM di 2ª categoria di Alto Alenza (11 km al 5.1% di pendenza media) potrebbe mischiare le carte in tavola, per un finale che si presenta comunque ondulato sino al traguardo.