Una Francia decisamente sugli scudi in questo inizio di Vuelta a España 2016. Dopo il successo di Alexander Geniez nella terza tappa, a San Andrés de Teixido è la volta di Lilian Calmejane, ventitreenne in forza alla Direct Énergie, alla prima stagione tra i professionisti. Questi si è imposto sul secondo arrivo in quota della corsa a tappe iberica con una splendida azione in solitaria nel finale, quando ha salutato la compagnia degli altri fuggitivi (compresi gli italiani Enrico Battaglin e Cesare Benedetti, giunti poi rispettivamente sesto a 24” e decimo a 40”) e si è involato verso la sua prima vittoria in carriera tra i pro’.
L’azione di Calmejane nasce quando mancano 9 km alla conclusione; il precedente tentativo di un altro francese, Axel Domont (AG2R-LaMondiale), è appena stato annullato ed è a questo punto che il giovane transalpino sferra l’attacco vincente. Calmejane precede il colombiano Darwin Atapuma (BMC) e lo statunitense Ben King (Cannondale-Drapac), rifilando loro 15”. Il gruppo – regolato dal solito Alejandro Valverde (Movistar), con tutti i migliori nelle prime posizioni – giunge al traguardo con un ritardo di 2’06”, che valgono ad Atapuma la conquista della maglia roja, mentre l’ex leader della classifica generale, Ruben Fernandez, arranca nelle retrovie e paga un dazio di 2’55” dal vincitore di tappa.
Queste le parole di un felicissimo Lilian Calmejane dopo la vittoria: “Una bellissima sensazione. Ero venuto qui alla Vuelta con grandi ambizioni, ma non pensavo di poter vincere così presto. Ieri stavo bene, ma non pensavo che la fuga potesse andare in porto come invece è successo. Così oggi ho voluto entrarvi a tutti i costi, e quando abbiamo acquisito un buon vantaggio ho iniziato a crederci. Non sono un grande scalatore, ma questo tipo di salite mi piace molto, così nel finale ho provato. Al mio primo grande giro, non potevo chiedere di più”.
Domani la quinta tappa della Vuelta 2016, da Viveiro a Lugo, 173,3 km con un finale nervoso che potrebbe favorire un’azione da finisseur, piuttosto che un arrivo allo sprint. Per gli uomini di classifica si prospetta una giornata più tranquilla (almeno sulla carta), in attesa delle innumerevoli difficoltà altimetriche che di qua alla fine certo non mancheranno.