Semplicemente ingiocabile, cannibale, devastante. E la doppietta Giro-Tour nel segno di Marco Pantani, salvo cataclisma, è servita. Tadej Pogacar vince anche la quindicesima tappa del Tour de France 2024, lo sloveno sta dominando questa Grande Boucle e Jonas Vingegaard, che per una volta ha mostrato tutti gli attributi, deve comunque arrendersi e piantare la bandiera bianca sulle ascese del tappone pirenaico. Ecco allora di seguito le pagelle della frazione di oggi, che chiude la seconda settimana per poi entrare, da martedì, nella terza e ultima settimana, di solito decisiva, non questa volta, per il semplice fatto che tutto pare ormai deciso.
PAGELLE QUINDICESIMA TAPPA TOUR DE FRANCE 2024
TADEJ POGACAR voto 10 – Non si corre così sulla terra. Sornione per tutta la corsa, del resto non è lui a dover attaccare, anche se gli piacerebbe tanto, poi risponde presente ai due timidi tentativi di Vingegaard, per poi sverniciarlo con un attacco in faccia che lo ferisce nell’orgoglio e gli rifila più di un minuto. Il Tour è suo.
JONAS VINGEGAARD voto 7.5 – E’ vero, viene distrutto da Pogacar, fa solo il solletico con i suoi tentativi (finalmente li vediamo, però), poi viene lasciato sul posto dallo sloveno. Semplicemente, ora come ora, non c’è paragone tra i due e deve accettarlo. Per il resto, è secondo oggi, il primo degli umani, e secondo nella classifica generale, il primo degli umani.
REMCO EVENEPOEL voto 7.5 – Prestazione lineare su ascese dure ma senza picchi impossibili, il belga si trova sempre più a suo agio e va a prendersi il terzo posto con il quale rinsalda anche il podio nella classifica generale.
JOAO ALMEIDA voto 7 – Anche il portoghese fa tutto secondo le proprie possibilità , è un gregario di extra lusso per Pogacar e dimostra quanto forte sia l’UAE Emirates.
GIULIO CICCONE voto 7 – Non ha fatto la differenza oggi, anche se potevano essere pendenze adatte alle sue caratteristiche. In ogni caso limita bene i danni ed è sempre ottavo nella generale, è un Tour positivo da chiudere bene nell’ultima settimana per l’abruzzese.