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Tutto pronto per la seconda grande corsa a tappe della stagione, il Tour de France. La Grande Boucle 2023 comincia sabato 1 luglio a Bilbao, nei Paesi Baschi, per concludersi come da tradizione a Parigi domenica 23 luglio.
Sulla carta il duello per la maglia gialla sarà una riedizione di quello dello scorso anno, Jonas Vingegaard contro Tadej Pogacar, considerando che per la loro forza e qualità nell’arco di tre settimane pare difficile che un terzo comodo possa impensierirli.
Nelle ultime due edizioni del Tour de France lo sloveno e il danese hanno occupato il primo e il secondo posto del podio, due anni fa con Pogacar davanti a Vingegaard e lo scorso con il danese a precedere lo sloveno al termine di un duello memorabile. Se nel 2021 infatti Pogacar dominò la corsa e Vingegaard fu secondo a sorpresa, ma ben distante a 5 minuti, nel 2022 con la piena esplosione del danese abbiamo assistito ad un duello epico che resterà per sempre nella storia, concluso con la prima affermazione in maglia gialla per Vingegaard che anticipò lo sloveno di quasi 3 minuti.
TOUR DE FRANCE 2023: IL CALENDARIO COMPLETO
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TOUR DE FRANCE 2023: MONTEPREMI E PRIZE MONEY
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Per l’edizione 2023 si profila dunque la riedizione del duello tra i due corridori che più di tutti hanno impressionato nelle corse a tappe degli ultimi due anni.
Il danese giunge al Tour 2023 con la pressione di difendere la maglia gialla conquistata lo scorso anno, quando invece arrivava con la mente più libera all’assalto di un Pogacar che pareva imbattibile.
Quella vittoria ha dato al danese lo status di corridore speciale, ma gli ha dato anche la pressione di dover difendere una maglia gialla dall’assalto dello sloveno che farà di tutto per riconquistarla.
Per quanto visto in stagione, soprattutto per l’incidente di Pogacar alla Liegi, Jonas Vingegaard giunge alla Grande Boucle leggermente favorito sul rivale.
Il danese si è infatti imposto in tre delle quattro corse a tappe che ha disputato, tra cui la prova generale del Tour, il Giro del Delfinato disputatosi nel mese di giugno, nel quale ha vinto anche due tappe, ma dove mancava Tadej Pogacar.
Nell’unico appuntamento in cui erano entrambi presenti, la Parigi – Nizza, corsa a marzo, si impose lo sloveno che dominò la corsa vincendo anche tre tappe.
Tadej Pogacar dal canto suo ha disputato una prima di parte di stagione straordinaria, vincendo Vuelta a Andalucia, Parigi – Nizza, piazzandosi alla Milano – Sanremo, vincendo al Giro delle Fiandre, all’Amstel Gold Race e alla Freccia Vallone, dimostrando una completezza che non si vedeva dai tempi di Eddy Mercxk.
L’infortunio alla Liegi ha però complicato i suoi piani in vista del Tour 2023, considerando che è dovuto stare fuori dai giochi per bene due mesi, tornando a correre solamente ai campionati nazionali sloveni a fine giugno, vincendo sia la prova a cronometro che quella in linea.
Lo sloveno non corre una corsa a tappe dalla Parigi Nizza di metà marzo e ha dovuto saltare il Giro del Delfinato che sarebbe stato appuntamento molto importante anche per aver un confronto diretto con Vingegaard ad un solo mese dal Tour.
Le qualità del due volte vincitore sono straordinarie, ma ci sono comunque incognite su quanto possa effettivamente aver recuperato visto che sicuramente la preparazione a questo Tour non è stata idilliaca e soprattutto in ottica terza settimana potrebbe pagarla.
L’augurio è che lo sloveno sia al massimo della forma come il danese in modo da poter avere per il secondo anno di fila un Tour spettacolare con una nuova sfida tra due campioni che passeranno alla storia di questo sport.
Entrambi saranno inoltre assistiti da due squadre molto forti, con il danese che potrà contare su Sepp Kuss, Wilco Kelderman, Christophe Laporte, Dylan Van Baarle e soprattutto Wout Van Aert, mentre lo sloveno farà affidamento su Rafal Majka, Marc Soler ed Adam Yates, quest’ultimo classificatosi secondo al Delfinato.
Chi potrà cercare di insidiarli o almeno lottare per il podio? I nomi sono tanti e la lotta per il terzo (sulla carta) gradino del podio e in generale per tutta la top 10 si preannuncia aperta ed entusiasmante.
Jay Hindley, vincitore del Giro d’Italia 2022, si presenta per la prima volta in carriera al Tour de France e lo fa in ottima forma, avendo ottenuto un incoraggiante quarto posto al Delfinato dove si è sempre piazzato davanti nelle tappe di montagna.
Enric Mas, in carriera tre volte secondo alla Vuelta, cercherà di ottenere un podio alla Grande Boucle che finora gli è sfuggito, fermandosi al quinto e al sesto posto del 2020 e 2021.
Lo spagnolo ha disputato un buon avvio di stagione piazzandosi in top 6 sia al Giro di Andalusia, alla Tirreno – Adriatico e al Giro dei Paesi Baschi, mentre ha leggermente deluso al Giro del Delfinato.
Una delle sorprese di questa stagione è Mattias Skjelmose, danese classe 2000 che in questi primi mesi del 2023 ha raggiunto la piena maturazione, prima piazzandosi tre volte in top 10 nelle classiche della Ardenne, poi vincendo il Giro di Svizzera davanti a Remco Evenopoel e i campionati nazionali danesi.
Tra gli altri che potenzialmente possono ambire al podio di questo Tour c’è sicuramente Richard Carapaz, che nonostante non abbia ottenuto fino ad ora grandi risultati nel 2023 non va sottovalutato, essendosi piazzato terzo a Parigi nel 2021 dopo la vittoria al Giro d’Italia 2019.
Il team Ineos, che negli anni 2010 aveva dominato alla Grande Boucle, si presenta ai nastri di partenza con tre corridori che sulla carta potranno fare classifica, per cui sarà la strada a stabilire la gerarchia.
Ci sarà Egan Bernal, vincitore del Tour 2019, ma che sta ancora recuperando dal bruttissimo incidente del 2022 che lo ha tenuto fuori dalle corse per molti mesi, ci sarà Daniel Martinez, che fino ad ora nel 2023 ha però deluso in ogni corsa a tappe disputata e ci sarà infine Carlos Rodriguez, al debutto al Tour de France e piazzatosi nono al Delfinato lo scorso mese.
Doppia carta per la Bahrain – Victorious, che schiera Mikel Landa e Pello Bilbao.
Il primo si è piazzato due volte quarto al Tour nel 2017 e nel 2020 e in stagione si è piazzato secondo al Giro dei Paesi Baschi, il secondo ha invece ottenuto come miglior risultato in Francia un nono posto due stagioni fa.
Ben O’Connor punterà almeno ed eguagliare il quarto posto del 2021 e arriva a questo Tour in ottima forma, come mostrato al Delfinato, chiuso con uno splendido terzo posto.
Il solito Romain Bardet punterà all’ennesimo piazzamento alla Grande Boucle, già chiusa per sei volte in top 10 e due volte sul podio nel 2016 e nel 2017, mentre il connazionale David Gaudu, quarto lo scorso anno, punterà a migliorare, ma viene da un Delfinato deludente.
Possiamo infine citare altri corridori che punteranno almeno ad ottenere una top 10, tra cui Simon Yates, Felix Gall, Giulio Ciccone, Louis Meintjes, Alexey Lutsenko e Guillame Martin.
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